Nel panorama dei giochi di ruolo giapponesi, la ricerca della propria identità rappresenta spesso il cuore pulsante dell'esperienza narrativa. Octopath Traveler 0, sviluppato da Dokidoki Grooveworks per Square Enix, ribalta questa prospettiva concentrandosi su un protagonista che ha già perduto tutto ciò che definiva la sua esistenza. Il titolo trasforma la classica quest della vendetta in un percorso di ricostruzione personale e materiale, dove ogni passo verso la giustizia coincide con la rinascita di una comunità distrutta.
I tre volti del male
La struttura narrativa ruota attorno a tre antagonisti che rappresentano altrettante degenerazioni dell'animo umano. Auguste, il Drammaturgo di Theatropolis, incarna quella perversione dell'arte che trasforma il dolore altrui in spettacolo per le masse, un tema che risuona particolarmente nel nostro tempo di voyeurismo mediatico. Herminia, la Strega Avida, governa Valore trasformando una comunità in un laboratorio della cupidigia, dove ogni relazione umana viene misurata attraverso il valore di un misterioso anello.
Il paradosso più intrigante è rappresentato da Tytos, figura che ricorda certi personaggi della nostra storia recente: un eroe diventato tiranno, che guida una banda di ex criminali e governa Emberglow con metodi che contraddicono completamente i suoi ideali originari. La sua presenza ad Emberglow, mentre la città natale del protagonista giace in cenere per sua mano, crea una tensione narrativa che attraversa l'intera esperienza di gioco.
La compagnia della ricostruzione
Cinque personaggi accompagnano il protagonista in questa odissea di vendetta e rinascita. Tra questi spicca Macy, l'Alchimista viaggiatrice che porta con sé la Nebbia Prismatica, un'abilità capace di generare bonus casuali sempre positivi - una meccanica che riflette l'imprevedibilità della speranza anche nei momenti più bui. Celsus combina devozione religiosa e abilità criminali in un mix che sarebbe piaciuto a Dumas, mentre Viator rappresenta il peso delle tradizioni familiari nella ricerca di una leggendaria lama perduta.
Alexia porta nel gruppo la prospettiva dell'intellettuale frustrata, vedendo nel viaggio un'opportunità per superare lo stallo delle proprie ricerche sulle civiltà antiche. Ludo, giovane mercante di Sunshade, sfida gli stereotipi dimostrando che anche l'apparenza più innocua può nascondere un fiuto per gli affari straordinariamente sviluppato.
Costruire dalle ceneri
La vera innovazione di Octopath Traveler 0 risiede nel sistema di ricostruzione della città natale, elemento che trasforma il classico hub di gioco in qualcosa di profondamente personale. I giocatori non si limitano a visitare locations predefinite, ma partecipano attivamente alla rinascita di una comunità attraverso la costruzione di edifici funzionali. Hub per la cucina, campi agricoli, allevamenti e negozi nascono dalle informazioni raccolte durante i viaggi, creando un legame tangibile tra esplorazione e progresso.
Il Campo d'Addestramento rappresenta il cuore del sistema di personalizzazione, permettendo ai compagni di apprendere nuove competenze in un ambiente controllato. Gli oggetti chiamati "Maestria" introducono un livello di customizzazione profonda mai visto nella serie, consentendo di scambiare abilità tra personaggi diversi e creando combinazioni strategiche inedite.
L'evoluzione del combattimento
Il celebre sistema Break & Boost torna arricchito dalle Tecniche Finali, attacchi devastanti che raggiungono la massima potenza al terzo grado di carica. Otto classi diverse - Guerriero, Mercante, Ladro, Alchimista, Cacciatore, Chierico, Studioso e Danzatrice - offrono al protagonista una varietà di approcci tattici che va ben oltre la semplice specializzazione. Questa flessibilità strategica permette di adattare continuamente lo stile di gioco alle sfide che emergono dal continente di Orsterra, dove ogni incontro può richiedere una combinazione diversa di abilità e approcci tattici.
La vendetta, in questo contesto, non è più solo un motore narrativo ma diventa il pretesto per una riflessione più ampia sul significato della ricostruzione, sia personale che collettiva, in un mondo dove la giustizia e la rinascita procedono di pari passo.