Wind Waker 2?

Link approda finalmente sul Nintendo DS con una grafica amabile e soprattutto una modalità di gioco innovativa. Ci sono tutti gli ingredienti tradizionali, uniti a un brillante uso del touch screen per quello che potrebbe essere il miglior Zelda di sempre.

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a cura di Roberto Buonanno

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Wind Waker 2?

Che Zelda sarebbe senza il rampino?

Senz'ombra di dubbio Nintendo avrebbe potuto intitolare questo nuovo Zelda "Wind Waker 2". La grafica ha lo stesso effetto cartoon ottenuto con la tecnica Cell Shading. C'è molto mare e tanto umorismo, con alcune scenette in grado di far sorridere anche i più musoni. Si ritrovano anche alcune musiche del titolo del 2003 così come l'atmosfera generale molto scanzonata.

Come anticipato anche la storia è tutt'altro che originale. Si inizia con un incontro con una misteriosa nave fantasma che porta a un naufragio. Link dovrà orientarsi e scoprire nuovi amici, primi tra tutti la fatina Ciela, il saggio Oshu e il pirata Lineback, grazie ai quali iniziare la ricerca di Zelda.

In punta di stilo

Finora sembrerebbe la solita solfa, ma non appena le scene introduttive terminano ecco le prime novità. Innanzi tutto il gioco si controlla completamente con il pennino, con un punta e clicca alla Diablo, per intenderci. Questo in principio spiazza ma poi lascia il campo a un'interazione decisamente innovativa che ha luogo soprattutto con l'uso dei vari strumenti che Link scopre nel corso dell'avventura.

In breve, per azionare un oggetto o parlare con un personaggio, basta cliccarci sopra. Per dare una spadata, si traccia una linea davanti a Link. Per scagliarsi contro un avversario gli si clicca sopra, e via dicendo.

Lo schermo inferiore ospita le peripezie di Link mentre su quello superiore appaiono la mappa della zona che si percorre o le varie schermate informativa. La mappa è interattiva, ovvero ci si può scribacchiare come se fosse una lavagna. Nel corso dell'avventura capiterà spesso di doversi aiutare proprio con gli appunti della mappa per risolvere alcuni enigmi, tra cui certi - a costo di essere ripetitivi - decisamente geniali.

In generale l'interazione con il DS è completa, quindi bisogna a volte bisogna usare il microfono, altre la funzionalità touch e infine c'è l'enigma in cui bisogna sovrapporre il sigillo dell'oceano alla mappa.. non aggiungo altro, ma invito chi lo risolve a venire qui a commentare dopo averlo superato.

Il boomerang può effettuare traiettorie che vanno oltre le leggi della fisica.

Nel corso dell'avventura si trovano come sempre molti oggetti indispensabili per svelare aree segrete, trovare tesori o semplicemente procedure nell'esplorazione. L'effetto Zelda è sempre presente, quindi può capitarti di vedere uno scrigno su un'isoletta, impazzire per provare a prenderlo per poi scoprire che, una volta in possesso del giusto strumento, sarà un gioco da ragazzi.

Tra i primi strumenti che si trovano c'è il boomerang, che è anche uno dei più interessanti. Per lanciarlo, si disegna infatti una traiettoria sullo schermo del DS. Con un tratto deciso e corretto riesci a eseguire traiettorie impossibili, in grado spesso di aprire la strada a nuove esplorazioni.