Politico nei guai per l'acquisto di giochi su Steam

Un politico statunitense è nei guai per aver speso 1302 dollari dei fondi della campagna elettorale per acquistare giochi su Steam.

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a cura di Matteo Lusso

Steam è un toccasana per il proprio divertimento, ma uno dei peggiori mali per il portafoglio. Spesso non si resiste alle ghiotte offerte del negozio virtuale e deve averlo pensato anche il deputato repubblicano Duncan Duane Hunter.

Le note spese parlano chiaro: sono stati sborsati 1302 dollari in 68 diverse occasioni tra il 13 ottobre e il 16 dicembre, ogni volta segnate con un generico "Steam Games" e la laconica annotazione "spesa personale - da ripagare".

Duncan Hunter

Colto con le mani nel... carrello?

Questo ha fatto sì che la Commissione Elettorale Federale (FEC), agenzia indipendente che si occupa di controllare come si usano i fondi per le campagne elettorali, bacchettasse Hunter e richiedesse una spiegazione ufficiale entro il 9 maggio.

Il portavoce Joe Kasper, ha prontamente ammesso che il figlio del deputato ha usato la carta di credito del padre per l'acquisto di un solo videogioco su Steam, ma successivamente sono avvenuti degli acquisti non autorizzati.

Lista spese Duncan

Alcune delle spese contestate dalla FEC

Duncan D. Hunter ha quindi cercato di farsi rimborsare queste spese, fatte col fondo della propria campagna elettorale, prima di ripagarle personalmente e lo stesso portavoce sottolinea che sono in corso delle indagini per scoprire l'autore di questa frode, ma non si sa quanto tempo servirà per ottenere dei risultati.

steam stealth sale

I saldi di Steam, noti come distruttori di portafogli!

Il deputato repubblicano è anche una delle figure politiche che ha difeso i videogiochi dalle accuse di rendere i giocatori violenti in un articolo da opinionista sul sito politico.com, dimostrando conoscenza del medium videoludico. Per voi il deputato è più un tipo da sparatutto o da gestionale?