Polizia indaga su Xbox 720, Microsoft nega coinvolgimenti

Microsoft ha dichiarato di non aver avviato le indagini sull'utente SuperDaE, che settimana scorsa ha subito un raid delle forze dell'ordine dopo aver pubblicato diverse informazioni su Xbox 720 e aver venduto su eBay un presunto kit di sviluppo per la nuova Xbox.

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a cura di Roberto Caccia

Microsoft ha negato ogni coinvolgimento nella recente irruzione delle forze dell'ordine presso l'abitazione dell'utente SuperDaE, la persona coinvolta nella fuga di notizie su Xbox 720 e responsabile della vendita su eBay di un presunto kit di sviluppo della nuova console dell'azienda di Redmond.

L'utente ha specificato su Twitter che il mandato della polizia menzionava solamente Microsoft, eBay e PayPal, e che quindi si poteva ricondurre all'inserzione sul noto sito di aste online. In un primo momento si è ipotizzato che l'azienda di Redmond avesse fatto partire una segnalazione, infastidita dalla vendita del kit di sviluppo e dalle informazioni divulgate dall'utente, ma la recente dichiarazione di un portavoce di Microsoft sembra smentire questa tesi.

"Microsoft non ha avviato l'indagine dell'FBI su quest'individuo, come affermato in alcuni articoli dei media. Noi prendiamo la sicurezza molto seriamente e non abbiamo prove  di alcun tipo di problema legato alla nostra rete aziendale. Non abbiamo ulteriori commenti su questa vicenda", specifica il rappresentante dell'azienda.

Una dichiarazione laconica ma che lascia poco spazio all'immaginazione, anche se la foto del mandato, pubblicata dal sito TheTechGame, evidenzia il coinvolgimento di Microsoft e conferma quanto riportato dall'utente tramite il suo account di Twitter.

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Se Microsoft non ha avviato l'indagine, quale altra azienda avrebbe avuto interesse nel farlo? E per quale motivo si nega ogni coinvolgimento anche se il mandato riporta in modo esplicito il nome dell'azienda di Redmond insieme a quello di eBay e PayPal? La trama s'infittisce.

Per ora non sono chiare le conseguenze che dovrà fronteggiare l'utente SuperDaE, ma sicuramente un'irruzione delle forze dell'ordine non è una cosa da prendere alla leggera e ricorda molto i raid condotti in operazioni contro la pirateria, come quelli nei confronti di GeoHot e Graf_Chokolo, gli hacker ritenuti responsabili della violazione dei sistemi di sicurezza di PS3.

Per ora non c'è nessun indizio che faccia pensare a un risvolto di questo tipo, ma online c'è chi ipotizza una tesi simile, soprattutto considerando il modus operandi delle forze dell'ordine. L'unica cosa di cui siamo abbastanza sicuri è che questa non sarà l'ultima puntata della vicenda.