PS3, pubblicità ingannevole: Sony condannata

L'antitrust ha multato Sony per pubblicità ingannevole relativa al lancio di Playstation 3 in Italia.

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a cura di Manolo De Agostini

L'antitrust ha dato ragione ad Altroconsumo che, come riportavamo lo scorso marzo, aveva denunciato Sony per pubblicità ingannevole relativa alla sua nuova console Playstation 3.

L'azienda nipponica infatti non specificava che l'hardware disponibile sul nostro territorio (ai tempi era disponibile il modello da 60 GByte) non era pienamente compatibile con i titoli PS2. Precisamente, la compatibilità era disponibile solamente a livello software e previo un aggiornamento del firmware (quindi era necessaria una connessione a Internet).

Altroconsumo ha accolto la decisione del Garante con giubilo:

"Il Garante ha accolto il nostro ricorso e ha condannato Sony al pagamento di una multa. Questa sentenza rappresenta a nostro avviso un precedente molto importante: d'ora in poi chi immette sul mercato un apparecchio non retrocompatibile (ovvero non compatibile con sue versioni precedenti) e non lo dice chiaramente, non rischia solo di essere sanzionato dall'Autorità, ma anche di dover risarcire chi, indotto dalla pubblicità ingannevole, ha acquistato una cosa per un'altra. Non è forse un caso che la nuova versione della Playstation 3 in vendita da qualche giorno (quella da 40 GB) è espressamente dichiarata come non retrocompatibile: il consumatore ha ora almeno una corretta informazione sui limiti di quel che compra".

Oltre a Sony, che ha pagato 48600 euro, sono state multate anche le catene Media World e Trony per 28600 e 18600 euro.