PSN online entro il 31 maggio? Anonymous lo sa

Sony si sarebbe data il 31 maggio come data limite per il ripristino di PNS e Qriocity. In totale, sei settimane dalla sospensione dei servizi. Nel frattempo gli Anonymous si scagliano contro le nuove accuse pubblicate sul Financial Times.

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a cura di Manolo De Agostini

PlayStation Network e Qriocity potrebbero tornare "completamente online" entro il 31 maggio. Il portavoce Shigenori Yoshida ha dichiarato al sito Bloomberg che l'azienda non sa quando ripristinerà il servizio, ma almeno ora abbiamo una data limite. Questo è l'ultimo aggiornamento che circola in Rete circa il ripristino dei servizi collegati alla PS3 e altri prodotti di Sony dopo le notizie del weekend.

Nel frattempo gli Anonymous, i maggiori indiziati per il furto di dati personali a milioni di utenti PSN e Sony Online Entertainment, hanno nuovamente dichiarato la loro estraneità alla vicenda, puntando il dito contro alcuni articoli apparsi su Internet in questi giorni.

Il gruppo di hacker contesta in particolare un pezzo del Financial Times (Il PSN non torna online, nuove ombre su Anonymous) in cui si citano le parole di misteriosi membri dell'organizzazione a suffragio della tesi per cui sarebbe stato qualche "cane sciolto" all'interno del movimento a portare a termine il clamoroso l'attacco. "Ancora una volta gli Anonymous sono stati accusati di una violazione di sicurezza, questa volta dal giornalista Joseph Menn. Vogliamo dire la nostra su queste accuse e false ipotesi".

"Prendiamo in considerazione un differente articolo di Meen pubblicato sul Financial Times. Questo misero pezzo di giornalismo è già stato preso come riferimento nella questione Sony ed è usato da molti che si oppongono ad Anonymous come una prova della sua colpevolezza. L'unica fonte citata usata da Menn è l'ormai famigerato Aaron Barr, ex amministratore delegato di HBGary. Barr ha dichiarato che una chat room chiamata #anonymous, aperta da un certo "Q", era  la prova inconfutabile che questo "Q" aveva dato vita al movimento conosciuto come Anonymous. Fiducioso della sua affermazione, ha tentato di vendere questo e di altri dati sulla nostra natura all'FBI".

"Le sue informazioni, tuttavia, erano scorrette. Anonymous è nato come meme, o una convinzione condivisa, a cavallo del secolo e in seguito si è sviluppata diventando una coscienza collettiva globale nel 2006. È stato solo nel 2008 che Anonymous è diventata una vera manifestazione del potere dei numeri. Sono state organizzate proteste contro la Chiesa di Scientology in oltre 140 città di tutto il mondo, sempre associate alla maschera di Guy Fawkes e al diritto di protestare con il movimento".

"In secondo luogo, proprio come Anonymous, John Doe e Joe Bloggs sono nomi fittizi, piuttosto che propri, e sono disponibili per l'uso libero senza ripercussioni. Per questo non c'è appartenenza ad Anonymous e nessuno può dire di essere un membro. Si potrebbe dire che Anonymous è anonima ad Anonymous".