Recensione Rocket League per Switch, porting in porta

La recensione di Rocket League per Switch, un gioiello indie che si ripropone in tutto il suo splendore anche sul nuovo hardware Nintendo.

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a cura di Jacopo Retrosi

Rocket League

 

Rocket League su Switch, non servono altre presentazioni. Come non dovreste avere dubbi se acquistarlo o meno. Il porting? Divino.

RL logo

CONTRO: L'IA ci mette qualche secondo di troppo a essere caricata in campo (siate sportivi e aspettateli); Può causare assuefazione e attacchi di agonismo ludico.

VERDETTO: Rocket League e Nintendo Switch formano un duo fantastico, merito di un porting riuscitissimo, che permette alla consolidata formula di gioco di risplendere più raggiante che mai. Una potenziale killer app, il cui futuro dipende in larga parte dal bacino d'utenza che riuscirà a ritagliarsi sulla console Nintendo, ma secondo noi non avrà grossi problemi. Se avete amato Rocket League nelle sue precedenti incarnazioni e ambite a un'edizione tascabile, la versione Switch vi accoglierà a braccia aperte. Se invece ancora manca alla vostra collezione... che cosa state aspettando!?

Se c'è un titolo che i giocatori Nintendo hanno richiesto a gran voce sin dall'annuncio di Switch, quello è sicuramente Rocket League. Le loro voci non hanno risuonato invano e dopo l'annuncio all'E3 di quest'anno ecco il "simulatore calcistico su ruote" dei ragazzi di Psyonix sbarcare sull'eShop della casa di Kyoto.

Il sottoscritto non l'aveva mai provato prima d'ora - non abbiatene - ma dopo essersi scollato a fatica dallo schermo per buttare giù queste quattro righe comprende appieno come Rocket League sia riuscito a conquistare milioni di giocatori. E su Switch sembra avere tutte le carte in regola per il bis.

È una gran bella sfida per le terze parti lavorare con la nuova console Nintendo. Il modesto hardware a disposizione, la necessità di progettare un software adottando due prospettive differenti, sono vincoli non da poco e non tutti riescono nell'impresa, ma Rocket League... appartiene a una classe a sé stante.

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Psyonix e Panic Button hanno trasposto l'opera su Switch con cura certosina, confezionando un porting che rasenta la perfezione. Nulla in questa trasposizione è andato perduto: il gioco trabocca di contenuti e opzioni per personalizzare l'esperienza e nessuno dei piccoli compromessi apportati per rendere il titolo fruibile riesce minimamente a intaccarla. Persino il comparto online, da sempre tallone d'achille delle piattaforme Nintendo, è puntuale e ben congegnato.

Il sistema di controllo è immediato e consente anche agli smanettoni più fiscali di adattarlo alle proprie esigenze grazie alle tante impostazioni. I vari tutorial sono esaustivi e introducono con garbo i nuovi arrivati, offrendo tra l'altro una vasta gamma di allenamenti con cui apprendere i rudimenti di gioco a 360°. Insomma i veterani del brand si sentiranno subito a casa, gli altri ci metteranno davvero poco.

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E una volta in campo... è Rocket League, lo stesso che impazza da tempo sulle altre piattaforme, intuitivo, divertentissimo e insospettabilmente tecnico. Si avvia una partita per sfizio e senza preavviso si passano ore a cercare l'azione perfetta.

Vuoi contro l'IA per fare pratica, in split-screen sullo stesso divano, in gruppo tramite rete locale oppure online contro il mondo, la magnetica ricetta ordita da Psyonix non lascia scampo a nessun giocatore, principiante o esperto che sia, casual o competitivo, chiunque può approcciare Rocket League e spassarsela alla grande assieme a compagni di gioco in linea con le proprie capacità.

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E il bello è che tutto funziona a meraviglia. A prescindere dalla modalità, dal numero di avversari in campo, dal caos generato o dall'ubicazione della console, Rocket League viaggia spedito a 60 fotogrammi al secondo, sempre e comunque (giusto a schermo condiviso ha delle incertezze, roba da poco).

A risentirne è stata la risoluzione e un paio di dettagli, 720p in modalità fissa con leggeri ritardi nel caricamento delle texture, 576p in modalità portatile con evidente aliasing, ma considerata la solidità delle performance è un prezzo che siamo ben disposti a pagare. E poi siamo ancora al day one, future patch permetteranno sicuramente di alzare un po' i numeri.

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Per il resto, tempi di caricamento brevi, interfacce chiare e pulite, matchmaking buono (chiaro, dipende da cosa e come volete giocare) e lag pressoché inesistente. Unico neo: da amanti delle sessioni chiassose avremmo tanto voluto che l'ottima colonna sonora (o meglio ancora qualche brano apposito) fosse udibile anche durante i match.

Rocket League è quanto di più "nintendoso" una produzione terze parti possa offrire su Switch: un concept semplice ma intrigante, condito da meccaniche alla portata di tutti, che celano però una profondità impressionante.

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Una realizzazione impeccabile, che stimola il giocatore proponendo un'esperienza fluida e ricca di sfumature, impegnativa e a tratti ardua da padroneggiare, ma sempre divertente, vivace e appagante, come solo un piccolo capolavoro è in grado di fare. Perché è così che si fa un bel gioco. È così che si fa un porting su Switch. Kudos a Psyonix e a Panic Button!