Recensione Vostok Inc: il capitalismo, quello bello

La recensione di Vostok Inc, mezzo twin-stick shooter, mezzo clicker, una personalità brillante che si perde una volta finite le argomentazioni.

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a cura di Jacopo Retrosi

Vostok Inc.

 

Vostok Inc. ci insegna come mungere soldi da asteroidi e pianeti sterili. Un sacco di soldi. E poi come spenderli per fare altri soldi. E poi come annoiarsi di colpo e buttare tutto al macero. Tanto nessuno nello spazio vi sentirà contare la grana.

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CONTRO: L'entusiasmo si smorza in fretta; Qualche variante in più sul tema non avrebbe guastato; Scarsa rigiocabilità; Vibra tutto!

VERDETTO: Un piacevole diversivo, di quelli che durano poco ma divertono parecchio nel mentre, Vostok Inc. è una curiosa aggiunta alla ludoteca di Switch. Uno shmup accessibile e ricco di opportunità, clicker ma non troppo, castrato da una gestione poco accorta. Evitatelo come la peste se cercate sostanza duratura, in caso contrario avete appena trovato un valido scacciapensieri videoludico.

Vostok Inc. di Nosebleed Interactive unisce la frenesia di uno sparatutto twin-stick alle metodiche di un manageriale con meccaniche incrementali... un clicker insomma. Dopo il debutto estivo sulle altre piattaforme, il titolo approda su Nintendo Switch, console particolarmente adatta a ospitare una produzione del genere, grazie alla sua natura ibrida. Un connubio riuscito? Riuscirà il capitalismo ad attecchire anche nello spazio profondo?

I clicker, o idle games, sono giochi che non richiedono molta interazione da parte dell'utente, se non un paio di click una tantum (da qui il nome). Sono studiati per progredire praticamente da soli, senza un preciso obiettivo che non sia l'accumulo spropositato di risorse, che saranno poi spese per ottenere mezzi ancora più efficienti per ammassare introiti, in un ciclo infinito di acquisti e tempi di attesa, almeno fino a quando non si raggiunga il tetto massimo imposto o l'addetto ai click si scocci della sua mansione.

Una filosofia a cui Vostok Inc. attinge a piene mani, integrandola in modo convincente nell'infrastruttura di gioco. Nei panni di un ambizioso magnate dell'industria, armato di caccia spaziale e un conto in banca apparentemente senza confini (sebbene vuoto, almeno inizialmente), il giocatore darà il via a un'aggresiva manovra di colonizzazione e industrializzazione dei pianeti del sistema solare, per poi puntare alle galassie limitrofe. 

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Sotto la supervisione dell'onnipresente manager, Jimmy, si entrerà in contatto con svariate specie aliene più o meno bellicose, che dovremo convincere a farsi da parte in favore del "progresso".

Una volta annichilita la macchina bellica rivale di turno e tappezzato ogni pianeta in zona di industrie e quant'altro, sarà possibile rivolgere le proprie attenzioni nei confronti della galassia successiva, fino alla totale conquista... pardon, al completo miglioramento dello spazio cosmico conosciuto. Perché la razza umana è meglio ed è qui per elevare anche le altre forme di vita intelligenti alla sua grandezza!

Come si gioca? Nulla di più semplice: si sceglie un pianeta a caso e si costruisce la prima miniera. A questo punto si aspetta finché dalla neonata struttura non si ricava un certo quantitativo di quattrini, che potremo usare per costruire un'altra miniera, oppure potenziare quella esistente, o meglio ancora finanziare le fondamenta dell'attività successiva, più costosa ma anche più remunerativa. Fattorie, fabbriche, condomini, impianti di smaltimento, pompe idriche, centri commerciali, scuole, banche, laboratori di ricerca... Da una manciata di crediti acquisiti rovistando tra gli asteroidi si arriva a ottenerne migliaia, milioni, miliardi... avete capito insomma.

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In Vostok Inc. non esiste il concetto di sfida, né di game over. Soldi, nient'altro che soldi. Ciò che distingue un buon amministratore da un impiegato statale però è la capacità di massimizzare le entrate con le risorse a disposizione nel minor tempo possibile. È facile piazzare un paio di cose a caso e parcheggiare la console sulla scrivania per un paio d'ore mentre ci dedichiamo ad altro (Switch tra l'altro è perfetto per il compito), ma il bello di Vostok Inc. sta proprio nella ricerca delle migliori sinergie tra le varie strutture, delle combinazioni che in pochi minuti ci permettono di fatturare quello che avremmo intascato in ore di farming sconsiderato. Efficienza è la parola chiave, e i giocatori che sapranno farne tesoro scopriranno un'esperienza tutt'altro che scialba.

Seppur meno marcata, la componente shmup riveste un ruolo altrettanto importante nella produzione Nosebleed Interactive. Chiaro, siamo ben lontani dai capisaldi del genere, tuttavia il combat system è solido, i controlli quasi sempre puntuali (alcune collisioni non ci hanno convinto) e si lascia apprezzare sia dai neofiti che dagli appassionati, grazie al ritmo frenetico, tanti nemici a schermo e una discreta varietà di equipaggiamenti con cui personalizzare il proprio stile di gioco. Gli schemi sono piuttosto elementari e il livello di difficoltà è tarato verso il basso, tuttavia girovagare per le stelle vaporizando tutto quello che si muove è un ottimo diversivo tra una campagna di marketing e l'altra. E si fanno pure un sacco di soldi con gli upgrade giusti.

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I crediti accumulati si possono investire (anche qui su scala esponenziale) per ottenere più scudi o energia per lo scafo, migliorare la spinta o i consumi dei propulsori, ottenere nuove funzioni per il radar o potenziare quelle già acquisite, incrementare gli introiti ottenuti da asteroidi e navicelle abbattute, per non parlare dei sistemi offensivi, tra laser, missili, scariche di piombo, unicorni d'assalto e pod autonomi. Un ventaglio di opzioni niente male, che si è spesso chiamati a sfruttare a dovere. Fare soldi non basta infatti per proseguire nella carriera, ma sarà necessario eliminare i coriacei boss di fine livello, alquanto difficili da buttare giù senza un buon arsenale. Nulla che un portafogli bello gonfio non possa risolvere in ogni caso.

Durante le prime ore della nostra prova eravamo entusiasti di Vostok Inc. Nonostante un'idea di fondo becera e una formula di gioco volutamente superficiale (perfettamente in linea con il tono dell'avventura), la costante introduzione di nuove strumentazioni rende il titolo estremamente godibile, non pare neanche di avere tra le mani un clicker.

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Una volta giunti intorno ai due terzi della campagna però qualcosa si rompe: lo stacco monetario tra le strutture si fa eccessivo, i requisiti per sbloccarle diventano tediosi, costringendo sul serio il giocatore a lasciare la console attiva in un angolo oppure a tornare sui suoi passi per aggiornare i vecchi pianeti con le tecnologie attuali, sperando (invano) di accelerare il processo.

Per le prime 3-4 galassie l'utente è libero di tirare dritto per la sua strada, di non guardare in faccia nessuno, di cestinare puntualmente il vecchio per il nuovo (anche qui, in sintonia con la filosofia capitalista del buon Jimmy). Questo equilibrio viene ben presto a mancare; con il cosmo ormai saturo, l'industria, così come tutto il divertimento finora scaturito, ristagna (ci troviamo forse innanzi a un'unica grande metafora!?), ridimensionando Vostok Inc. a un mero passatempo privo di mordente.

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Il titolo Nosebleed Interative parte col botto, regalando un'esperienza insospettabilmente coinvolgente, ma dimentica di fare scorta per il secondo atto, crollando drammaticamente addosso al giocatore, che a quel punto può solo trascinarsi mestamente verso un finale tutt'altro che gratificante. E dopo? Scoprire quant'è profondo il borsello del bianconiglio o ricominciare l'impresa daccapo, ma con occhio decisamente più stanco.

Ciononostante, Vostok Inc. si è dimostrato un'opera intrigante, ideale per brevi sessioni tra una pausa e l'altra, che su Switch può esprimersi al meglio delle sue potenzialità (la portatilità gioca un ruolo fondamentale). Se vi piace smanettare con i numeri e avete spesso la console a portata di mano, dategli una chance, potrebbe rubarvi l'anima... per al più una decina di ore. Ricordatevi però di disattivare la vibrazione dei Joy-Con dal menù delle opzioni: l'intensità è a tratti imbarazzante!

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