Uno sguardo al futuro

Recensione di Wolfenstein: The New Order, il nuovo capitolo di questa storica saga di sparatutto nata nel 1992 e riavviata nel 2001 con Return to Castle Wolfenstein.

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a cura di Tom's Hardware

Uno sguardo al futuro

Gli sviluppatori hanno pensato di dare una rinfrescata allo stile di gioco tipico degli sparatutto usando un sistema di potenziamenti che permette di migliorare le abilità di Blazkowicz man mano che uccide i nemici silenziosamente o distruggendo tutto ciò che incontra. Questa soluzione tuttavia rappresenta solo un'occasione sprecata, visto che non è particolarmente difficile sbloccare i potenziamenti e che raramente sentirete il loro bisogno.

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Sono presenti anche miglioramenti delle armi, che si possono trovare nei vari livelli e installare in modo permanente sulle armi. Per esempio, i fucili d'assalto possono essere potenziati in modo da sparare missili, mentre i fucili a pompa si possono modificare, adattandoli a munizioni che rimbalzano sulle pareti. A differenza delle abilità di Blazkowicz i potenziamenti delle armi sono utili e amplificano ulteriormente il ventaglio di strategie da adottare per uccidere i nazisti.

In Wolfenstein: The New Order i giocatori dovranno avere a che fare anche con un'arma laser, da usare sia per uccidere i nemici sia per aprirsi la strada verso zone inaccessibili dei livelli. Purtroppo l'uso di questo strumento è relegato al progresso di Blazkowicz nell'avventura, vista la poca utilità contro i nemici e lo scarso numero di pannelli segreti che nascondono bonus per la salute e munizioni extra. Anche in questo caso si tratta di un'occasione sprecata, visto che con qualche sforzo in più i giocatori avrebbero potuto usare quest'arma in modo più creativo.

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Se dal punto di vista del gameplay e della storia Wolfenstein è in grado di offrire soddisfazioni non si può dire la stessa cosa del comparto tecnico. La grafica, gestita dal motore iD Tech 5, è appena sufficiente e si salva solamente grazie al lavoro svolto dagli artisti con il design dei mech e delle creature meccaniche. Inoltre gli appassionati si stanno lamentando di diversi problemi tecnici con la versione PC. Una brutta abitudine che i ragazzi di Bethesda, publisher del gioco, sembrano portarsi dietro in ogni produzione.

Il comparto sonoro se la cava meglio, con un doppiaggio italiano convincente, buoni effetti sonori e una colonna sonora azzeccata. Peccato per il volume troppo basso delle voci, un difetto diffuso in molti giochi e che costringe gli appassionati ad abilitare i sottotitoli per non perdersi i dettagli della storia.