Il panorama videoludico attende con trepidazione Resident Evil Requiem (prenotabile qui), il nono capitolo principale della storica saga horror di Capcom in arrivo nel 2025. Mentre la community specula da mesi su possibili apparizioni di personaggi iconici come Leon S. Kennedy, il producer Masato Kumazawa ha recentemente rilasciato dichiarazioni che fanno luce sui ritorni previsti nel gioco, senza però sbilanciarsi troppo. La scelta di Grace Ashcroft come protagonista, figlia di Alyssa presente nello spin-off Resident Evil Outbreak, aveva già fatto presagire un legame profondo con l'incidente di Raccoon City, ma ora emergono nuovi dettagli sugli altri volti noti che potrebbero comparire.
Durante un'intervista con Well Played, Kumazawa ha confermato che alcuni personaggi delle serie precedenti faranno effettivamente ritorno in Requiem, ma ha immediatamente raffreddato gli entusiasmi della fanbase: "Posso dire che ci saranno personaggi coinvolti nell'incidente di Raccoon City presenti nel gioco, ma non createvi aspettative eccessive o hype eccessivo. Non possiamo promettervi nulla di specifico su questo fronte". Una dichiarazione volutamente ambigua che lascia aperte molteplici interpretazioni sul roster effettivo.
La questione centrale che agita i fan riguarda naturalmente Leon S. Kennedy, protagonista amatissimo di Resident Evil 2 e 4. I rumor sul suo coinvolgimento in Requiem circolano da mesi nelle community online, alimentati dalla connessione diretta del gioco con gli eventi di Raccoon City. Tuttavia, già lo scorso giugno il director Koshi Nakanishi aveva praticamente chiuso la porta a questa possibilità, spiegando che Leon non è il tipo di persona che "sobbalza per qualcosa come un secchio che cade", rendendolo quindi "un pessimo match per l'horror". La scelta è ricaduta invece su Grace proprio per la sua natura di personaggio "relatable", più adatto al genere survival horror puro.
L'analisi delle dichiarazioni di Kumazawa suggerisce che i ritorni più probabili potrebbero riguardare altri protagonisti giocabili di Resident Evil Outbreak, lo spin-off ambientato durante l'epidemia zombi del 1998. Personaggi come Kevin Ryman, poliziotto dell'RPD, o Yoko Suzuki, studentessa universitaria, sarebbero perfettamente coerenti con il setting narrativo di Requiem senza generare l'hype eccessivo che accompagnerebbe l'apparizione di Leon o Claire Redfield. Quest'ultima, peraltro, rientrerebbe tecnicamente nella descrizione fornita dal producer, essendo stata coinvolta direttamente nell'incidente insieme al fratello Chris.
Sul fronte delle meccaniche di gameplay, Capcom sta puntando forte sull'intelligenza artificiale dello Stalker, l'antagonista principale che perseguita Grace durante l'avventura. Chi ha già provato il titolo ha confermato come questo nemico rappresenti un'evoluzione significativa rispetto ai predecessori come Mr. X o Nemesis, con comportamenti imprevedibili e capacità di apprendimento che promettono di elevare la tensione horror a nuovi livelli. Il director Nakanishi ha più volte sottolineato come la vulnerabilità di Grace sia funzionale a questo tipo di esperienza, contrariamente a personaggi veterani ormai troppo abituati alle minacce bioterroristiche.
In un'altra recente intervista, Kumazawa ha confermato che Resident Evil Requiem non riceverà una demo pubblica prima del lancio, un cambio di rotta rispetto ai recenti capitoli della serie come Village e i remake di RE2 e RE3, che avevano tutti offerto anteprime giocabili. Questa decisione potrebbe essere legata alla volontà di preservare l'effetto sorpresa narrativo, particolarmente importante considerando il mystery che circonda i personaggi di ritorno e le connessioni con Outbreak.
Capcom ha inoltre rassicurato i giocatori specificando che non sarà necessaria alcuna conoscenza pregressa di Resident Evil Outbreak per apprezzare pienamente Requiem. Gli eventuali personaggi di ritorno saranno integrati organicamente nella narrazione, permettendo anche ai neofiti della serie di godere dell'esperienza senza sentirsi esclusi dai riferimenti al passato. Una scelta progettuale intelligente che bilancia fan service e accessibilità, elemento cruciale per un franchise che continua ad attrarre nuove generazioni di giocatori.