Tecnicamente rivedibile, come sempre

Risen è un GDR che solo gli appassionati sapranno apprezzare a fondo.

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a cura di Roberto Buonanno

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Tecnicamente rivedibile, come sempre

La versione PC ha una grafica migliore, anche se di poco, di quella di Gothic 3, a volte è suggestiva, ma in generale abbastanza deludente per un gioco che esce a fine 2009. Il vantaggio è che si gioca tranquillamente ai massimi dettagli anche con un computer di un paio d'anni o con notebook con scheda video discreta.

I modelli dei personaggi e dei mostri sono la delusione peggiore, piatti, poco dettagliati, con pochi poligoni, a partire dai personaggi principali.

La versione per Xbox 360 scorre abbastanza fluidamente, ma è nettamente più scarna rispetto all'equivalente per PC, subendo pesantemente il confronto con Oblivion, Fallout 3 e Fable 2.

Il vantaggio rispetto a questi titoli è però che Risen non ha caricamenti né interruzioni, il passaggio tra ambienti esterni e interni si svolge senza soluzione di continuità, il che aiuta molto a immergersi nella storia.

Come in tutti i Gothic, abbondano le lacune grafiche e quindi si passa attraverso agli alberi, la visuale è limitata alla terza persona, ogni tanto si finisce dentro pezzi di grafica oppure passeggiando sull'uscio di una casa ci si ritrova sul tetto.

Mostri e avversari hanno una stupidità artificiale molto raffinata; per sconfiggere i più potenti basta farli incastrare da qualche parte, per esempio, e bersagliarli con centinaia di frecce e molta pazienza. Le sfide corpo a corpo sono  un po' ripetitive e non rendono molto la violenza e la frenesia di una battaglia. Spesso si risolvono chiudendo l'avversario in un angolo e cliccando sul mouse a ripetizione, oppure mettendo un ostacolo, perfino ridicolo come un falò, tra sé e l'antagonista e via di toccata e fuga.