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Recensione

ROG Ally: la recensione completa dopo un mese d'uso, comprarla o no?

ROG Ally è il nuovo PC mobile di Asus ROG, una piattaforma dalle prestazioni eccellente ma anche da alcune criticità.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Ho passato circa un mese con ROG Ally, utilizzandola in ogni condizione, con qualsiasi tipologia di gioco, litigando con Windows e apprezzando le sue doti tecniche. In questa recensione vi racconterò tutti quelli che ritengo dei pregi di ROG Ally, ma anche i difetti, perché non è una console da gioco perfetta. Come ogni dispositivo elettronico sarà perfetto per alcuni, mentre sarà meno indicato per altre tipologie di videogiocatori. A quale gruppo apparterrai tu che stai leggendo?

Il primo contatto ci ha fatto sognare

Più di un mese fa, assieme a una manciata di colleghi della stampa italiana, sono stato invitato da Asus a un pre-brief, cioè un appuntamento tenutosi il giorno della presentazione mondiale per essere tra i primi a mettere mano su questa nuova console da gioco, già svelata qualche settimana prima. Ormai era passato più di un anno dal momento in cui avevo acquistato la mia Steam Deck, il modello top di gamma, con cui ho passato infinite ore di gioco. Ho odiato Steam Deck, poi l’ho apprezzata, poi ho continuato a vivere un sentimento agrodolce, poiché per quanto amassi il formato e l’ergonomia, alcune caratteristiche di Steam Deck non mi vanno ancora oggi a genio. Ve ne parlerò fra poco.

Il primo contatto con ROG Ally è stato fantastico, senza se e senza ma. Più piccola e leggera di Steam Deck, lo schermo Full HD era una bellezza da ammirare, Doom andava velocissimo, i joystick offrivano un grande feeling d’uso. E poi era silenziosa e fresca, due caratteristiche per me estremamente importanti. Non si sapeva il prezzo, ma facendo due conti, già dal primo contatto s’immaginava un prezzo di poco superiore a quello di Steam Deck, informazione poi confermata qualche settimana fa.

Insomma, ROG Ally era tutto quello che avevo sempre desiderato, perché era praticamente come Steam Deck, senza i difetti che odiavo. Ma dopo l’eccitazione iniziale, era il momento di mettere i piedi per terra e iniziare a usarla nella quotidianità, cosa che ho fatto nelle ultime settimane.

Cosa odio di Steam Deck

Prima di tornare a parlarvi di ROG Ally devo raccontarvi cosa odio di Steam Deck, poiché è la console Valve il punto di riferimento, quindi ogni pregio o difetto di Ally è tale solo per questo confronto.

Ho amato l’idea di Steam Deck fin dal primo momento, perché l’ho vista come una soluzione per tornare a giocare con regolarità. Tra noi c’è chi stacca dal lavoro e si attacca al PC o alla Xbox o Playstation. C’è invece chi stacca dal lavoro e deve dedicarsi alla famiglia. O chi stacca dal lavoro tardissimo e stanchissimo, e l’idea di mettersi alla scrivania davanti al PC gli fa venire la nausea, perché il richiamo del divano - o del letto - è praticamente come il canto della sirena nella mitologia greca.

Steam Deck era la soluzione per giocare ovunque e in qualunque momento, eliminando le barriere della scrivania o della necessità di stare in un luogo preciso, dove ad esempio abbiamo collegato la console da gioco classica. Mi vedevo a giocare in hotel durante un viaggio, sull’aereo, sul treno, a letto e in mezzo al prato, insomma, ovunque. E poi ho dovuto ridimensionare i miei sogni. Perché Steam Deck è fantastica per alcune caratteristiche, ma l’autonomia è quella che è, poiché se è possibile fare tante ore di gioco con titoli che funzionano bene con profili energetici molto contenuti, con giochi AAA in cui è richiesta la massima potenza l’autonomia si riduce a un’ora e mezza o due, quando va bene. E poi, in praticamente ogni condizione, Steam Deck è rumorosa. Parte la ventola e fa rumore, più rumore di quello che desidero. Devo mettere le cuffie per stare tranquillo, ma non voglio mettere le cuffie, voglio stare comodo sdraiato sul divano senza costrizioni. Ho dovuto rinunciare anche al sogno di portare Steam Deck sempre con me, non solo per il problema dell’autonomia contenuta, ma anche perché, a conti fatti, non è piccola e facilmente trasportabile.

Nonostante ciò ho continuato a usare Steam Deck. Vicino a una presa della corrente, o con una batteria portatile, ho passato molte ora in compagnia di questa console, avendo l’opportunità di giocare a titoli che, differentemente, non avrei giocato. Quest’ultimo anno è stato quello in cui ho passato più ore di gioco rispetto ai precedenti, e tutto ciò solo grazie a Steam Deck.

Le specifiche tecniche di ROG Ally

Ricordiamo le caratteristiche tecniche di Ally. È larga 28 cm, alta 11,1 cm e lo spessore è di 21.1 mm. Steam Deck è larga 29,8 cm, alta 11,7 cm e lo spessore è di 49 mm, ovviamente nella parte più esterna dove la scocca è sagomata per l’impugnatura. Il peso di ROG Ally è di 608 grammi, 61 grammi in meno di Steam Deck, differenza che non cambia per niente la vita.

Lo schermo è un modello da 7” con risoluzione Full HD, è un LCD IPS, touchscreen. Il sistema operativo è Windows 11, lo stesso Windows di ogni PC, non c’è quindi nulla di speciale per quanto riguarda il software, e cioè è un bene, quanto un male.

La piattaforma hardware è una versione custom di AMD, basata su architettura ZEN 4 per quanto riguarda la parte di CPU e RDNA 3 per la parte grafica. 16 GB di memoria RAM e un SSD M.2 PCIe Gen. 4 da 512 GB. La batteria è la stessa di Steam Deck, con una capacità di 40 Wh.

La dotazione di porte prevede una singola USB-C che permette di ricaricare la batteria ma anche collegare periferiche o una connettività video per connettere un modem esterno. C’è anche il connettore speciale Asus per la connessione di una scheda grafica esterna.

OS Windows 11 Home (64-bit)
CPU Ryzen Z1 Extreme – 8 Core, 16 Thread (3.30 Ghz)
GPU RDNA 3 12 core (2.8 TFLOPS)
RAM 16GB LPDDR5 Dual Channel
Display 7” Full HD 16:9, 120Hz Refresh Rate e 500 Nit
Storage 512GB PCie Gen 4 e supporto Micro SD
Audio Dolby Atmos e Hi-Res audio, virtual 5.1.2 channel surround
Connettività WiFi 6E, Bluetooth 5.2, Lettore UHS-II microSD
Dimensioni 28×11,3×3,9cm
Peso 608 grammi
Batteria 40Wh
Alimentatore 65W USB Type-C PD 3.0

Piattaforma hardware Ryzen Z1 Extreme

Il Ryzen Z1 Extreme è un SoC custom prodotto TSMC con processo produttivo da 4nm e basato su architettura Zen 4. Ha 8 core / 16 thread e frequenza massima che arriva a 5,1GHz. La grafica integrata è costituita da 12 Compute Unit che operano a 2.7 GHz basate su architettura RDNA 3 che può contare su 4 GB di memoria VRAM. Somiglia molto al Ryzen 7 7840U, ma a differenza di quest’ultimo può lavorare a livelli di consumi differenti che arrivano fino a 50 Watt circa (nonostante i profili impongano consumi massimi, che vi racconterò fra poco).

Ryzen Z1 Extreme è decisamente più potente del chip Aerith di Steam Deck, un 4 core / 8 thread a 7nm basato su architettura Zen 2 con un comparto grafico basato su RDNA 2 e con 8 Compute Unit. ROG Ally ha anche uno schermo migliore di Steam Deck: è più luminoso, con risoluzione Full HD e frequenza d’aggiornamento di 120Hz.

Abbinati al chip AMD troviamo 16GB di RAM DDR5, un SSD da 512GB e una batteria da 40Wh (la stessa capacità di quella di Steam Deck).

Ergonomia buona, con qualche sbavatura

ROG Ally s’impugna bene, nonostante le forme più lineari e meno sagomate di Steam Deck. Devo essere sincero, probabilmente con Steam Deck mi trovo un po’ meglio, cioè preferisco le zone laterali che mi permettono di afferrarla in maniera più solida mantenendo le mani in una posizione più naturale, ma ROG Ally non è comunque male. Ottimi i tasti e grilletti superiori, un po’ meno i dorsali che richiedono un’attivazione pressoché perpendicolare, mentre avrei preferito poterli attivare anche con una pressione diagonale.

Soffro la mancanza di un sistema d’input differente dai joystick o dal pad direzionale poiché in alcuni giochi, ad esempio gli strategici, muoversi con i joystick non è comodo, e picchiettare sullo schermo risolve solo parzialmente il disagio. Valve ci ha visto bene quando ha deciso di mettere i pad touch che si offrono come alternativa.

Apprezzo invece lo spessore ridotte. Nonostante in termini di dimensioni generali e peso non c’è una reale differenza rispetto a Steam Deck, lo spessore ridotto permette di portarla con se in maniera molto più semplice; sono riuscito a infilarla in borse dove nemmeno ci proverei con Steam Deck. Peccato per l’autonomia - come vedremo - poiché il formato la rende decisamente molto più portatile.

Prestazioni con i videogiochi

Di seguito potete trovare i risultati dei test che ho effettuato a differenti livelli di prestazioni, ma siccome è già presente un articolo dedicato ai test, che potete leggere a questo link “ASUS ROG Ally | Analisi prestazioni, temperature, autonomia”, in questo caso mi dedico maggiormente a raccontarvi un ulteriore test che ho effettuato per capire meglio il modo in cui Ally dovrebbe essere utilizzata.

I risultati dei test ci dicono che Ally è certamente più veloce di Steam Deck, ma che la scelta di montare uno schermo Full HD vanifica buona parte delle prestazioni che lo Z1 Extreme è in grado di offrire rispetto al chip Aerith di Steam Deck. In altre parole, l’esperienza di gioco in termini di velocità, cioè di FPS ottenibili con la maggior parte dei giochi, non è così differente tra le due console. Ma a parità di FPS su ROG Ally è possibile giocare a risoluzione superiore, cioè Full HD, anziché la risoluzione 720p (quasi, dato che ha un rapporto di forma di 16:10 quindi ha qualche pixel in più in altezza) di Steam Deck.

Perché dovreste usare la risoluzione 720p su ROG Ally

Questa è stata una sensazione che ho avuto fin dal primissimo momento, e l’ho raccontata in un video nel mio canale YouTube “Ferry’s Tech”, che vi invito a visitare se v’interessa. Il motivo è tutto legato alla scelta di Asus di scegliere uno schermo con refresh rate superiore da 120 Hz. La piattaforma Zen 1 Extreme non permette di sfruttare questo schermo con tutti i giochi. Se volete usare Indie, o giochi vecchi, o in generale titoli molto leggeri, allora avrete due scelte davanti: sfruttare la maggior potenza della console per utilizzarli a più di 60 FPS grazie al refresh rate superiore dello schermo, o risparmiare batteria, cioè impostare un livello di consumo energetico basso, che limita le prestazioni ma permette di aumentare l’autonomia. Probabilmente questa scelta sarà obbligata dal modo in cui starete usando ROG Ally, se in movimento (quindi è meglio prediligere l’autonomia) o a casa collegati alla presa di corrente (prediligendo le prestazioni).

Ma se state usando giochi AAA, allora non avrete queste scelte, poiché i profili energetici ridotti limitano in maniera importante le prestazioni, al punto tale da diventare insufficienti o comunque poco adeguate per una bella esperienza di gioco. È in questa situazione che entra in gioco la possibilità di scegliere la risoluzione più bassa. Da una parte potreste decidere di abbassare la risoluzione per mantenere un livello di prestazioni decente con un profilo energetico limitato, così da ottenere un’autonomia che non sia insufficiente. Dall’altra, ed è la situazione che ho indagato maggiormente, potreste voler impostare la risoluzione 720p con i profili energetici più alti così da andare oltre i 60 FPS e così sfruttare veramente il refresh rate superiore.

Ma come cambia la qualità delle immagini a risoluzione 720p ? Beh, non molto. Ho analizzato alcuni giochi a entrambe le risoluzioni, potete vedere il video del confronto qui sotto o sul canale YouTube di Tom’s Hardware.

Il video purtroppo non può mostrare le immagini come sono realmente, poiché le starete guardando attraverso un altro schermo, con una dimensione molto probabilmente differente da quella dello schermo di ROG Ally, o a una distanza differente e ancora con immagini compresse dall’algoritmo di YouTube. Le variabili sono tante, fidatevi tuttavia di quello che vi racconto quando dico che le differenze sono invisibili. Se fermiamo le immagini e guardiamo da vicino singole parte, ovviamente la risoluzione 720p non è in grado di mostrare la stessa precisione che si ha a risoluzione 1080p. Tuttavia, se ci mettiamo in una situazione reale, cioè guardando lo schermo da 7” ad alcune decine di centimetri, come facciamo quando giochiamo, e con le immagini in movimento, allora la differenza è dura da apprezzare.

Dopotutto Steam Deck ha già dimostrato come le immagini siano perfettamente godibili a risoluzione 720p su uno schermo da 7”, e altrettanto godibili lo sono su ROG Ally. La buona notizia, in questo caso, è che lo scaling delle immagini non è un problema, sia la console che lo schermo si comportano bene, quindi su ROG Ally a 720p si gioca bene. Anzi, si gioca ancora meglio perché si può sfruttare molto spesso l’elevato refresh rate, cosa impossibile da fare, come detto, a risoluzione superiore.

Non mi è molto chiaro perché Asus abbia deciso di scegliere uno schermo Full HD. Forse sperava in prestazioni superiori da parte della piattaforma Z1 Extreme? Credo che la scelta migliore sarebbe stata l’uso di uno schermo da 7” ad alto refresh rate, ma con risoluzione 720P e OLED. Questi schermi esistono, quindi probabilmente mi sfugge qualcosa; se la scelta non è stata dettata da aspettative superiori da parte della piattaforma hardware, allora ci sono questioni commerciali o strategiche, poiché dubito che sia una questione tecnica.

Gestione della temperatura di ROG Ally

ROG Ally è fenomenale per quanto riguarda la gestione della temperatura, o meglio, per il modo in cui il sistema di raffreddamento non deve spingere le ventole a velocità tali da creare un’elevata rumorosità.

Rispetto a Steam Deck, ROG ha adottato un design con doppia ventola in pressione negativa, e ciò gli ha permesso di posizionare unicamente delle feritoie nella parte alta (e posteriore) della console. Questo è un dettaglio con conseguenze benefiche, come il riscaldamento solo della parte superiore della console, quindi potrete appoggiarla sulle gambe o sulla pancia senza percepire alcun riscaldamento e soprattutto senza compromettere il flusso d’aria.

ROG Ally utilizza quattro profili energetici, o tre più uno, se preferite. In modalità “silenziosa” la console arriva a consumare fino a 9 watt, in modalità prestazioni ne consuma 15, in modalità Turbo ne consuma 30. Con il caricabatterie collegato, azione che attiva di base la modalità Turbo, si va oltre i 30 watt, assestandosi tra i 40 e i 50 Watt in base al carico. In ogni caso, che sia un consumo di 40 o 50 watt, questo non incide sulla temperatura massima – ma solo sulla batteria. In questa situazione la temperatura si stabilizza sui 95 gradi, mentre la console abbassa la frequenze e va in throttling riducendo le prestazioni. In questa tabella potete trovare i gradi misurati con la termocamera nelle differenti condizioni; per approfondire potete leggere l’articolo dedicato o guardare il video presente qui sotto.

Profilo Impugnature anteriori Impugnature posteriori Pad direzionale / tasti anteriori
Silenzioso 26 – 27 °C 25 – 26 °C 30 °C
Prestazioni 27 – 27,5 °C 26 – 26.5 °C 30.5 °C
Turbo 27 – 28 °C 27 °C 30.5 °C
Turbo con caricabatteria 29 – 30 °C 27 °C 31.5 °C

La buona notizia confermata dai test è che la zona dove s’impugna la console, dietro, rimane sempre molto fresca, a prescindere dal profilo energetico. Anche in Turbo con caricatore, infatti, siamo attorno ai 26/27 gradi.

Una 30ina di gradi nella situazione peggiore, dove impugniamo la console, vanno bene. Non si possono definire “caldi”: anche con delle mani molto sensibili al calore, seppure si senta che un po’ di calore c’è, non si percepisce la necessità di fermarsi.

Un po’ più fastidioso l’uso dei pulsanti e del pad digitale: forse quest’ultimo è proprio il difetto più grande, se così vogliamo vederlo, dato che la mano, se si usa, tende a rimanere abbastanza fissa sulla superficie. Ma anche qui parliamo 31/32 gradi, niente da far gridare allo scandalo, tutt’altro. E i joystick analogici, nonché i tasti dorsali, sono praticamente immuni a qualsiasi riscaldamento.

In conclusione, il sistema di dissipazione, quanto a temperatura, surriscaldamento della scocca e rumorosità è veramente eccelso, al punto da desiderare queste prestazioni per qualsiasi console presente e futura.

Rumorosità di ROG Ally

Nonostante l’abbia accennato nel capito precedente, approfondiamo meglio anche la rumorosità della console, dato che ho effettuato dei test doppi per rilevare la differenza di rumorosità della console con i quattro profili energetici e anche la rumorosità percepita in condizioni reali.

Ancora una volta vi consiglio di leggere l’articolo dedicato “Quanto è veramente silenziosa Ally? Test con tutti i profili energetici”, di cui ora vi faccio un riassunto. In pratica ho misurato la rumorosità con il fonometro molto vicino alla console, una condizione che non rivela la rumorosità assoluta, ma permette di capire quanto cambia la rumorosità al raggiungimento di differenti livelli di temperatura che innescano un’accelerazione delle ventole. Qui sotto vi lascio anche il video dedicato.

Successivamente ho svolto lo stesso test ma con il fonometro posizionato alla distanza a cui si trovano le nostre orecchie dalla console. In pratica ho voluto rilevare gli stessi dati ma in condizione più reale, dato che non giochiamo con le orecchie a pochi centimetri dalla parte posteriore della console. In questa tabella potete vedere i risultati ottenuti in entrambe le situazioni.

Profilo energetico Misurazione a 1 cm Misurazione a distanza orecchio
Modalità Silenziosa 35 dB 31 dB
Modalità Prestazioni 37 dB 31.5 dB
Modalità Turbo 39,5 dB 32.5 dB
Modalità Turbo + caricatore 43 dB 34.5 dB

La rumorosità, come i consumi e la temperatura aumenta in maniera molto lineare. Tuttavia, anche a 1 cm dal fronte della console, i 43 dB rilevati non sono molti. Con una misurazione un po’ più reale, quindi con il nostro orecchio che percepisce il rumore distante diverse decine di centimetri dalla console, la differenza tra le varie modalità esiste, ma è molto bassa. Si passa dal non sentire niente o quasi, al “sentire qualcosa”, al “sentire qualcosa di più”, ma rimane sempre silenziosa. A conti fatti 34 dB nella condizione peggiore sono pochi.

Oltretutto devo aggiungere altre due considerazioni: Ally è stata testata in condizioni di massimo carico, e non è detto che in modalità “Turbo”, per esempio, raggiunga questi livelli, poiché dipende dal gioco. Secondo, ancora più importante, praticamente le misurazioni sono state fatte nel completo silenzio, mentre in qualsiasi altra situazione, con del rumore di fondo o semplicemente con l’audio del gioco, la bassa rumorosità della ventola sparirebbe completamente.

Quindi, in conclusione, posso affermare che Asus ha fatto un lavoro eccelso dal punto di vista della rumorosità.

Windows è stata una pessima scelta, ma forse obbligata

Eccoci arrivati a uno dei punti più dolenti. Andrò dritto al punto: Windows 11 su questa console, e probabilmente in generale, è una pessima scelta. Non funziona, rende l’esperienza frustrante, poiché è pensato per essere usato con mouse e tastiera, e soprattutto perché l’integrazione (la mappatura) dei comandi da gioco funziona una volta si, una volta no, una volta così così. Asus lo sapeva e per questo ha creato una versione “SE” di Armoury Crate, cioè un’interfaccia che potesse raggruppare non solo i giochi, ma permettere le gestione veloce di impostazioni varie, come il sistema in input o il profilo energetico. Se funziona decentemente per quest’ultima necessità, non può comunque sostituire le logiche di Windows nella gestione dei giochi.

Cioè Armoury Crate SE è un launcher che può portare a portata di click cose che sono già presenti nel sistema operativo, link e scorciatoie, ma non può creare nuove azioni. Alla pressione dell’icona del tal gioco quello che accade è l’avvio del launcher specifico di quel gioco e di tutto quello che richiede per funzionare. In pratica abbiamo la logica Windows, e se funziona su un grande schermo con mouse e tastiera, funziona male su uno schermo così piccolo senza mouse e tastiera.

Non posso dire che sia colpa di Asus, poiché questa è la situazione si ha su un qualsiasi dispositivo del genere, ma ciò non toglie il fatto che l’esperienza che si ha veramente pessima sotto questo punto di vista.

Inoltre, utilizza le logiche di stand-by e di avvio di Windows, un’esperienza dura da gestire su una console, poiché questo mondo ci ha abituato ad altro. Steam Deck, da questo punto di vista, è decisamente migliore.

Il vantaggio di Windows risiede nella possibilità di utilizzare qualsiasi launcher e quindi qualsiasi gioco, oltre alla possibilità di gestire ogni emulatore senza alcun tipo di problema. Ma per questo grande vantaggio dobbiamo rinunciare all’ergonomia che chiunque di noi desidererebbe da un oggetto fatto per giocare, cioè il classico “accendo e gioco”.

Autonomia insufficiente

La batteria da 40Wh di ROG Ally offre un’autonomia abbastanza ridotta, quindi preparatevi a tenere sempre il caricatore a portata di mano. Test con Shadow of the Tomb Raider e Red Dead Redemption 2, con Ally in modalità Performance, luminosità dello schermo al 50%, risoluzione 720p e framerate bloccato a 60 FPS, hanno fatto registrare un’autonomia di circa due ore. A risoluzione nativa la situazione è ancora peggiore.

Come ci si poteva aspettare, la frequenza d’aggiornamento di 120Hz influisce pesantemente sull’autonomia. Giocando a Rocket League, con impostazioni predefinite, risoluzione 720p e luminosità poco sotto il 50%, la batteria ha retto un’ora e mezza.

Per ottimizzare l’autonomia dovrete limitare la risoluzione (soprattutto per ottenere un frame rate decente), limitare il livello di consumo, abbassare la luminosità dello schermo… o semplicemente usare giochi poco impegnativi - che permettono di sfruttare i profili a minor consumo energetico.

Asus sta lavorando ad aggiornamenti firmware che possano ottimizzare il consumo energetico con i profili più parsimoniosi, ma difficilmente si riuscirà a fare miracoli. Quindi è abbastanza chiaro che l’autonomia non è tra i pregi di questa console, il che la rende un po’ meno portatile del desiderabile.

Verdetto: chi dovrebbe acquistare ROG Ally

Arriviamo alla fine di questa lunga recensione per capire, quindi, chi dovrebbe acquistare ROG Ally. Devo ammettere che, purtroppo, non tutte le mie speranze sono state soddisfatte da Ally. Tuttavia sono molto combattuto, anche dopo molte settimane d’uso. Da una parte apprezzo enormemente la gestione del calore e la rumorosità, o meglio la silenziosità di questa console, anche sotto massimo carico. Non potete immaginare quanto mi rattristi il fatto che Steam Deck non possa fare altrettanto. Dall’altra parte mi fa innervosire, costantemente, il modo in cui Windows rovini l’esperienza. Perché se ROG Ally potesse offrire una vera esperienza da console, non differente da Steam Deck, con una bella interfaccia con tutti i giochi e i comandi sempre funzionanti, allora sarebbe la console perfetta. Forse non la “console portatile”, poiché l’autonomia rimarrebbe un problema, ma l’esperienza sarebbe fantastica.

Per questi motivi ora identificherò differenti tipologie di utenti per capire chi dovrebbe acquistare ROG Ally e chi no. Se siete degli smanettoni e non vi “stressa” l’idea di avere a che fare con Windows, qualche bug qua e la, e l’idea di dover gestire un’esperienza da PC in uno schermo ridotto, nonché avere a portata di mano una tastiera e un mouse per uscire dalle situazioni più ostiche, allora acquistate immediatamente ROG Ally. È la console perfetta per tutti gli smanettoni, e questo è il motivo per cui io stesso, nonostante le imprecazioni che ogni tanto salivano spontanee nelle ultime settimane, desidererò averla. Emulatori, tutti i launcher, per un vero appassionato di PC sono cose a cui non si può fare a meno, peccato solo per l’ergonomia del software che rimane un piccolo fastidio fisso.

Se invece volete un’esperienza da console, alla Steam Deck o alla Switch, allora no, non fa per voi.

E se invece volete una console veramente portatile, allora la risposta è ancora negativa. Ma non perché sotto questo punto di vista Steam Deck sia meglio, dato che nonostante sia in grado di fare qualcosa di più, non è ancora sufficiente per definirla una console portatile con cui giocare per ore e ore ai giochi AAA. Se volete avere a che fare solo con giochi leggeri o indie poco impegnativi, allora la situazione cambia, ma cambia per entrambe le console.

In breve, ROG Ally ha comunque tanto da offrire, ma non è la console adatta a tutti. Fate la vostra scelta.

Voto Recensione di ROG Ally


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Gestione temperatura

  • Silenziosa

  • Hardware potente

  • Buona ergonomia

  • Possibilità di usare tutti i launcher di gioco o installare qualsiasi cosa

  • Schermo da 120 Hz

Contro

  • Autonomia ridotta

  • Schermo 1080p non sempre utilizzabile

  • Windows si usa molto male

Commento

ROG Ally ha dimostrato di poter competere (e anche vincere) contro Steam Deck. La macchina di Asus ROG non è solo potente, ma anche costruita con attenzione, limitando rumorosità e alte temperature. Al netto di una batteria non al top e un Windows adattato poco fluido, se state cercando un dispositivo mobile gaming in grado di far girare quasi tutti i vostri giochi PC, allora ROG Ally potrebbe essere la scelta giusta,

Informazioni sul prodotto

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