S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl, il ritorno nella Zona | Provato a Gamescom

Alla Gamescom 2023 abbiamo provato S.T.A.L.K.E.R. 2 per qualche minuto: ecco le nostre prime impressioni sul gioco.

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a cura di Giulia Serena

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Una delle sensazioni più brutte che l'essere umano può provare, almeno in mia opinione, è il disorientamento. Risvegliarsi in un luogo sconosciuto, angusto, con l'angoscia di essere costantemente in pericolo e di poter morire da un momento all'altro. È questo ciò che si prova avviando S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl, sviluppato dal team ucraino GSC Game World, nonché nuovo capitolo della serie cominciata nel 2007.

Lo sviluppo di S.T.A.L.K.E.R. 2 è stato a dir poco travagliato: originariamente pianificato per il 2012, venne poi cancellato nell'anno della prevista uscita. L'opera è poi resuscitata nel 2018, con i lavori ricominciati da zero con Unreal Engine 5; doveva, quindi, essere rilasciato a dicembre 2022, ma lo scoppio della guerra in Ucraina ha fatto tirare ancora una volta il freno a mano al team.

Al momento non abbiamo una data d'uscita ufficiale, ma il titolo è atteso per i primi mesi del 2024. Durante la Gamescom 2023 ho avuto modo di provarlo in una versione beta per qualche minuto, avendo giusto un assaggio di ciò che ci aspetterà al ritorno a Chornobyl. La demo mi ha catapultato proprio all'inizio del gioco, con il nostro protagonista che si risveglia ancora una volta nella zona contaminata.

Nel caso in cui non siate familiari con S.T.A.L.K.E.R., ciò che dovete sapere è che è ambientato in una zona radioattiva alternativa a quella di Chernobyl situata in Ucraina, dove un gruppo di laboratori sono stati costruiti in seguito alla catastrofe nucleare del 1986. In seguito agli esperimenti condotti in tali luoghi, una seconda catastrofe è scoppiata nel 2006, causando lo scoppio di fenomeni fisici e meteorologici in tutta la Zona, oltre alla mutazione di fauna e flora locali.

I coraggiosi che si sono recati nella Zona per eseguire delle ricerche e trovare gli artefatti, oggetti con proprietà sovrannaturali causate dall'assorbimento delle radiazioni, vengono chiamati Stalker. Ci troviamo, dunque, nei panni di uno di loro, dovendo sin da subito fare i conti con anomalie, animali mutati e gruppi di banditi che voglio vederci stramazzati a terra.

Un lungo cammino

Ciò che è chiaro fin dai primi secondi di gioco è che il team è riuscito a ricreare l'atmosfera angosciante e alienante del primo capitolo: la decadenza regna in ogni dove, con baracche abbandonate e semi distrutte, una vegetazione scarna e anomalie in ogni dove da cui stare alla larga, o sorpassare mediante l'uso delle viti. Ho avuto modo di esplorare una minuscola parte della mappa open-world, facendo i conti con cani mutati e un gruppo di banditi, sfruttando un coltello, una pistola e un fucile a pompa.

Quello che anche gli sviluppatori hanno voluto sottolineare è che ciò che abbiamo visto era, ovviamente, un work in progress. Nonostante S.T.A.L.K.E.R. 2 sia creato con Unreal Engine 5, infatti, è evidente che il team abbia ancora molto lavoro da fare per lucidare e confezionare il gioco al meglio, in modo da riuscire a rendere giustizia al primo capitolo della serie. Sia per quanto riguarda la resa grafica che il gameplay, infatti, c'è ancora un bel po' di strada da fare, ma poniamo fiducia nel team affinché riesca a superare una volta per tutte gli ostacoli che si sono posti nel loro cammino.

In ogni caso, S.T.A.L.K.E.R. 2 vedrà la luce su PC e Xbox Series X|S, per cui non ci resta che rimanere in attesa di nuove informazioni riguardanti la data d'uscita ufficiale e aggiornamenti sullo sviluppo.