Una nuova alba per i giochi di wrestling?

Nell'edizione 2009, THQ prova a rinnovare il gioco di wrestling per eccellenza.

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a cura di Tom's Hardware

Una nuova alba per i giochi di wrestling?

Senz'ombra di dubbio questo Smackdown vs Raw 2009 è un gioco di wrestling atipico per gli standard WWE, del tutto diverso anche rispetto agli show dal vivo: lentissimi infarciti di eterne frignate o stalli insostenibili, e questo, considerando che si tratta di un videogioco dove il divertimento è generato più dal fare che dal guardare, non è del tutto un male. Ironicamente, giocando a questo WWE 2009 talvolta sembra di assistere a un match della lega rivale TNA.

Certo, da una parte non potremo più contare sull'aspetto simulativo esagerato di un WWE 2007, con la sua infinita quantità di prese diverse a dipendenza della posizione dell'avversario, ma potremo apprezzare una velocità superiore che si rivelerà miele, soprattutto nelle partite multigiocatore con avversari umani e, ovviamente, nemmeno questo è un caso.

tag-team fail (purtroppo)

Enfasi di tutta la campagna pubblicitaria, così come del già citato package-shot, è stata data proprio al multigiocatore in tag team, modalità che nella sua accezione tradizionale è sempre stata decisamente farraginosa e poco godibile e, in verità, nemmeno in questa edizione riesce a brillare particolarmente.

Capita spesso di fatcare a dare il cambio al collega sul quadrato e ancora più spesso di venire squalificati per qualche interferenza di troppo. Come in passato, quindi è senz'altro più godibile farsi un tornado tag team, con quattro (o più) lottatori in campo contemporaneamente, magari con sedie e scale a farvi compagnia.

La strada verso Wrestlemania

Concludiamo questa recensione occupandoci delle modalità di gioco che sono più o meno quelle di sempre: il match di esibizione (in tutte le sue variabili), lo story mode "Road to Wrestlemania" e infine le modalità torneo e carriera. Se "Road to Wrestlemania" osa un po' di più a livello di sviluppo narrativo e design generale rispetto ai canoni passati è anche vero che risulta più breve e percorribile solo con un esiguo numero di superstar, manco farlo apposta le più popolari del roster WWE.

Per i fan dei wrestler meno blasonati - ma nemmeno tanto considerando la caratura di alcuni esclusi; cito Edge, per esempio, stella dell'ultima edizione di Wrestlemania - la modalità carriera di questa edizione risulta nient'altro che un'accozzaglia di incontri da ripetere ad oltranza fino alla conquista di tutte le cinture disponibili. Un vero peccato, soprattutto considerando tutto quello che era stato fatto in passato sulle console old-gen.

Rassicuriamo gli amanti dei wrestler fai-da-te, che anche in questo episodio avranno la possibilità di assemblare il loro personalissimo lottatore e customizzarlo in toto utilizzando un editor discretamente più potente di quello dell'ultima edizione ma che, purtroppo, non potranno far compiere al proprio lottatore la modalità storia.