Il celebre studio Bluepoint Games, noto per i suoi pregevoli remake di classici PlayStation, sta ripartendo con un nuovo progetto dopo la battuta d'arresto subita nei primi mesi dell'anno. La software house californiana, entrata a far parte della famiglia Sony nel 2021, cerca personale per sviluppare un titolo d'azione in terza persona, segnando un cambio di rotta rispetto alle ambizioni precedenti nel settore dei giochi live service.
La notizia emerge da un annuncio di lavoro per la posizione di Senior Combat Designer, individuato dal portale Tech4Gamers, che offre interessanti indizi sulla natura del prossimo gioco. I requisiti richiesti parlano chiaro: esperienza consolidata nei sistemi di combattimento corpo a corpo in terza persona e almeno cinque anni di esperienza professionale nel game design dedicato agli scontri. Questi dettagli suggeriscono che Bluepoint stia tornando a un territorio più familiare, dopo il tentativo di esplorare il mondo dei giochi live service che si è concluso con una cancellazione.
La vicenda risale a gennaio, quando emersero le prime indiscrezioni sulla decisione di Sony di interrompere lo sviluppo di due progetti live service: uno presso Bluepoint e l'altro presso Bend Studio, gli sviluppatori di Days Gone. Successivamente venne rivelato che il titolo cancellato di Bluepoint si basava proprio sull'universo di God of War, un franchise di enorme successo per la casa giapponese. Quel progetto avrebbe rappresentato la prima opera completamente originale dello studio dal lontano 2006, anno di uscita del loro debutto Blast Factor.
La storia di Bluepoint è intrecciata con quella dei più grandi classici PlayStation. Lo studio ha costruito la propria reputazione attraverso remake e remaster di altissima qualità, partendo dalla God of War Collection e The Ico & Shadow of the Colossus Collection su PlayStation 3. Il portfolio si è poi arricchito con Uncharted: The Nathan Drake Collection, Gravity Rush Remastered e il pluripremiato remake di Shadow of the Colossus su PS4, fino al capolavoro tecnico rappresentato dal rifacimento di Demon's Souls, titolo di lancio per PlayStation 5 nel 2020.
L'acquisizione da parte di Sony nel 2021 aveva portato il presidente dello studio Marco Thrush a dichiarare che il team stava lavorando su "contenuti originali", definendoli "il prossimo passo nell'evoluzione" di Bluepoint. Quella visione si è però scontrata con la realtà di un mercato dei live service sempre più complesso e saturo, spingendo il colosso giapponese a rivedere le proprie priorità.
Dopo Demon's Souls, Bluepoint ha contribuito allo sviluppo di God of War Ragnarök (acquistabile su Amazon a prezzo scontato), ma il progetto cancellato avrebbe dovuto essere il banco di prova per dimostrare le capacità creative autonome dello studio. La decisione di Sony di chiudere quel capitolo è arrivata "dopo una recente revisione", come spiegato da un portavoce dell'azienda a gennaio, che ha però tenuto a precisare che né Bluepoint né Bend Studio sarebbero stati chiusi a seguito delle cancellazioni.