Sul campo di battaglia
Il sistema di combattimento si può ormai definire classico. Camminata, corsa, capriola e riparo dietro a muri e muretti. Avvicinandosi al bordo di un riparo si può passare a un altro senza perdere la copertura.
Per inviare ordini dovrete aprire una schermata tattica, cioè una ruota in sovraimpressione divisa in tre sezioni (una per le proprie abilità, le altre due per i compagni), da cui scegliere gli ordini. Potrete dire a un soldato dove spostarsi, quale nemico attaccare, o quale abilità attivare. Agendo sul d-pad, con la freccia in alto invierete il comando veloce di avanzamento o copertura - dipende da dove è rivolto il cursore - cliccando verso il basso richiamerete i soldati che convergeranno sulla vostra posizione.
Durante la schermata tattica il tempo rallenterà molto, così da permettervi d'impartire gli ordini senza farvi prendere dal panico. Per darvi un'idea di un’azione tipo, appena arriverete in un'area controllata dai nemici, questi non vi disturberanno fino a che non sarete voi a fare la prima mossa. Appena individuati tutti troveranno riparo e cercheranno di aggredirvi, aggirandovi quando possibile e supportando l'azione con fuoco incrociato e granate.
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La vostra risposta potrà essere di due tipi: coordinare un'azione tattica volta a schierare i compagni sui fianchi dei nemici così da abbatterli più facilmente, fregarvene completamente della tattica e attaccare i nemici frontalmente, cercando di abbattere prima i più pericolosi tirandogli addosso tutto quello che avete, con grande spesa delle abilità di cui disponete, che tradotto significa schierare torrette laser e con missili, mine, droni di supporto, ordinare attacchi aerei, indebolire corazze, curare le ferite e proteggervi con barriere.
Sembrerà banale, ma l'azione di forza, quella appena descritta, è divertente da gestire, anche perché lascia abbastanza spazio ai combattimenti in terza persona. Inviare i comandi e attivare le abilità è un'azione veloce, soprattutto perché si possono accodare ordini in rapida successione; i soldati effettueranno le azioni una dopo l'altra, molto velocemente. Le abilità hanno un tempo di ricarica, quindi tra un comando e l'altro avrete il tempo per divertirvi a sparare.
Per dire tutta la verità, le azioni più tattiche sono abbastanza difficili da gestire, se non altro perché l'ignoranza artificiale - non chiedetemi di chiamarla intelligenza - fa si che i vostri soldati compino le azioni più improbabili che potete immaginare. Volete qualche esempio? C'è il soldato Rambo che corre all'impazzata in campo aperto per finire steso dopo due passi. C'è anche quello riflessivo che ammira una granata a pochi centimetri dal suo naso fino allesplosione. E c'è anche quello indisciplinato, che porta a termine l'ordine, ma subito dopo fa di testa sua. Insomma, se ne frega.
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A un certo punto sarete voi a fregarvene di quello che fanno i compagni, limitandovi a usare le loro abilità e, di tanto in tanto, a richiamarli. È forse questo comportamento che, paradossalmente, aggiunge una certa difficoltà ai combattimenti così da renderli sempre impegnativi al punto giusto e a tenere alta l'attenzione sul gameplay. Credetemi, è la prima volta che l'ignoranza esibita non è fonte di totale frustrazione.
A proposito di gameplay, l'efficacia dei comandi è solo discreta. Il sistema di spostamento non è il massimo della precisione, niente da strapparsi i capelli, ma ho visto di meglio.
Un ultimo dettaglio che è doveroso aggiungere è la totale mancanza di libertà di movimento nei livelli. Un indicatore vi mostrerà sempre la via sa seguire, e quando vi troverete davanti a un bivio, saprete già che una via porta al proseguimento della missione, l'altra finirà in un vicolo cieco, ma varrà la pena visitarla perché troverete una nuova arma o un nuovo progetto per un kit di miglioramento. Potete starne certi.