Super Cane Magic ZERO Recensione

Super Cane Magic ZERO è un Action-RPG sviluppato da Studio Evil e basato sui divertenti fumetti del simpatico disegnatore Sio.

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a cura di Alessandro Palladino

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Super Cane Magic ZERO è un nome che potrebbe apparirvi come un’accozzaglia di parole a casaccio e senza senso o correlazione, ma in realtà è il titolo ufficiale di un bizzarro action-RPG tutto italiano. Si tratta infatti di progetto che vede una strettissima collaborazione tra Sio e Studio Evil con l’obiettivo di portare, finalmente, i noti disegni dell’autore in un vero e proprio videogioco. I personaggi e i racconti del simpatico fumettista sono ormai parte dell’immaginario più comune del web, basti pensare che recentemente è comparso perfino all’interno delle campagne pubblicitarie dell’agenzia di trasporti di Roma e in altre iniziative che è possibile seguire sul suo canale YouTube.

Perciò, quando alle parti coinvolte venne l’assurda idea di trasformare le strisce comiche in un gioco di ruolo vecchio stampo, il macchinario del crowdfounding di Eppela si mosse a favore dell’impresa, arrivando così all’uscita del 30 maggio dopo un lungo periodo di accesso anticipato.

Il titolo è cambiato molto rispetto alle sue prime versioni, anche grazie al continuo supporto da parte della community e di tutti gli appassionati della filosofia di Sio. Al di là del lungo tempo di attesa e del dialogo tra gli utenti coinvolti, la nuova linfa vitale immessa nella produzione ha azzeccato la formula giusta con cui creare un gioco in grado di essere divertente pur rimanendo estremamente fedele allo spirito del fumettista. Un traguardo non da poco e non così scontato come potrebbe apparire in apparenza. Scopriremo infatti che il vero punto di forza di Super Cane Magic ZERO sono le sue qualità più inaspettate e, naturalmente, la titolazione strampalata di cui ancora non riusciamo a raccapezzarci.

Uccidi il Cane AAAAAH, Salva il Cocomero

“Sorpresa” è effettivamente l’unica parola più corretta per definire sia il gioco alla mano che l’intera produzione fumettistica di Sio. La peculiarità dell’autore è infatti utilizzare un stile cartoon minimale – come quello dei vecchi ASDF Movie e Cyanide & Happiness – per raccontare spaccati di vita più o meno fantastici nel modo più bislacco possibile. Lessico, situazioni, fisica, fenomeni sociali, ogni cosa è utilizzata in una chiave irriverente e parodistica, lasciando che il divertimento non provenga da battute al vetriolo o da intellettualismi sul disagio spiaccicati sullo sfondo giallo, bensì dalla semplicità e dall’ingenuità più pura della nostra esistenza.

Un candido non sapere, la testa fra le nuvole che tanto ci sembra negativa ma che in realtà è proprio ciò che ci serve per ridere di gusto nel brave spazio di una striscia da web-comic. Super Cane Magic ZERO non si distanzia per niente da questo approccio, piuttosto lo incalza e lo espande ulteriormente grazie all’ausilio dell’interattività. Attraverso la più che longeva modalità storia si vestono i panni di uno – o più - dei 16 personaggi giocabili (di cui alcuni da sbloccare) in una missione per porre fine alla tirannia inconsapevole di un Cane Magico spaziale atterrato nel mondo di WOTF e rintanato in una gigantesca torta alla crema (con fragola) protetta da un’impenetrabile barriera di cioccolato fondente.

Visto che a tutti i cattivi e spietati piace l’amaro fondente, i maghi dolciari amanti del latte non sono riusciti neanche ad avvicinarsi alla muraglia marrone e perciò hanno ben deciso di fare altro, andandosene a fare la spesa o una bella scampagnata in periferia. Considerando che la nostra evasione dalla prigione galattica ci ha lasciato disoccupati e senza vestiti, veniamo scelti come galoppini per una razza di dolci al fine di radunare i maghi e utilizzare la Magia per assaltare le golose difese del Cane Magico AAAH (il suo nome) e riprenderci quantomeno i croccantini che ha riscosso con le tasse e l’IVA al 20%.

Nei panni di Coso, Cosa o Giancoso capiremo che non tutto ha molto senso all’interno di Super Cane Magic ZERO e che perfino il sapiente Albero Saggio non è in grado di comprendere le leggi che governano quelle terre. In questo quadro disperato, al giocatore non resta che mangiare qualsiasi cosa e correre come un folle nelle varie mappe, tirando i nemici addosso ai muri e menando fendenti magici con una marea di equipaggiamenti impossibili da contare per le capacità umane.

Una ricchezza senza eguali che parte soprattutto dalla storia, la quale è semplice nelle sue premesse ma complessa nel modo in cui i personaggi e le missioni interagiscono con le varie aree di gioco. Oltre alle figure classiche della penna di Sio troverete anche nuove conoscenze, ognuna di esse con una piccola storia da raccontare e un design che non c’entra molto con il loro carattere, ma del resto il bello è proprio non capirci nulla. Quello che ci serve sapere è che noi siamo gli eroi – forse – e come tali vivremo un’epica avventura fantascientifica dove dovremo salvare un piccolo planetoide dal dominio canino. Meglio i gatti, dopotutto.

Un bazillione di armi, sassi, UFO e salami

Un compito simile richiede giustamente un ammontare di armamenti grosso quanto un iPhone Grosso + Grosso, se non assurdamente di più. Super Cane Magic ZERO mette quindi a disposizione un sistema di personalizzazione ed equipaggiamento tanto impressionante da essere ben superiore perfino ad altri titoli più blasonati. Il nostro alter-ego partirà completamente nudo e otterrà piano piano biancheria intima, armi e armature con abilità casuali, rarità crescenti e modifiche importanti al proprio status.

Ci sono inoltre una marea di “alberi delle abilità” che è possibile coltivare con i Punti Credenza, accumulando effetti attivi e particolari passive tra le varie branche. Volete essere dei Caninomanti che lanciano meteore dallo spazio e mangiano i sassi per potenziarsi? In Super Cane Magic ZERO potrete esserlo, nonostante ciò denoti un vostro pessimo senso del gusto e dell’abbinamento.

Ogni personaggio sarà completamente unico anche quando giocherete nel multiplayer locale, tanto da poter perfino gestire un piccolo party con tanto di ruoli tipici degli RPG, come per esempio il Fornaio o il Disoccupato. Qualsiasi cosa possiate pensare o ipotizzare, Super Cane Magic ZERO la ha già prevista e inclusa al suo interno, l’importante è solamente avere una fervida immaginazione e la voglia di essere sommersi dal caro vecchio loot e dalle fette di salame.

Il gioco contiene delle aree procedurali e alcuni sistemi arbitrari ma in realtà il fattore casuale si fa notare principalmente nel bottino ottenuto da casse e mostri, lasciando che il vestiario del nostro Coso diventi sempre più brutto e potente col crescere del livello e della difficoltà. Una sfida ottimamente tarata e che utilizza magistralmente il profondo agglomerato di oggetti e potenziamenti che il titolo propone.

Il meccanismo quindi funziona e anche molto bene, oliato al punto giusto da soddisfare le voglie di tutti gli smanettoni degli Action-RPG di questo stampo. Allo stesso tempo però il titolo è anche estremamente accessibile e chiaro, lasciando che il gameplay possegga poche ma essenziali azioni d’interazione. Una caratteristica indubbiamente ben consapevole del pubblico molto giovane a cui il messaggio del gioco e di Sio si affaccia, nonostante noi fedeli vecchiardi al seguito.

Eppure c’è abbastanza bilanciamento da non sacrificare nulla da ambe le parti, elemento che denota un risultato davvero lodevole se si considera la mole di strumenti e puzzle con cui Studio Evil ha dovuto lavorare. Forse, proprio su questo aspetto, l’apporto della community e dei finanziatori di Eppela è stato oltremodo essenziale per arrivare a una quadra soddisfacente. Alla fine, grazie a tutta una serie di accorgimenti, Super Cane Magic ZERO non è mai ripetitivo e nasconde sempre nuove chicche da scoprire, specialmente se si esplora insieme a qualche amico.

Già che siete in compagnia, provate anche la modalità Arena: una serie di aree da battaglia in cui portare i propri personaggi e lottare fino all’ultimo Coso rimasto in vita. Questo è forse il modo migliore per passare qualche ora con i propri conoscenti, a patto di essere ben consci che alla fine della partita probabilmente non vi vedrete mai più dopo l’ennesimo Mostropiede tirato in faccia all’avatar virtuale del vostro migliore amico.

Sio, i disegni e il Super Cane Magic

Ricevere i mostri in testa vi dà però modo di osservare i piccoli dettagli della componente estetica di Super Cane Magic ZERO, la quale si basa ovviamente sui soli disegni di Sio. Dalle distese della Dimensione Equina fino al barile di succo di mela laggiù, tutto ricorda il tratto d’ispirazione dell’opera, lasciando che qualsiasi personaggio o oggetto sia una copia esatta delle strisce. La grafica mischia questo effetto cartaceo al 3D, dando profondità e prospettiva ai vasti ambienti.

A livello visivo la tecnica funziona ma nella nostra prova abbiamo riscontrato qualche piccolo calo di frame in alcune situazioni specifiche, specialmente durante il tutorial e con le esplosioni contro gli oggetti immobili di dimensioni notevoli. Per il resto del gioco l’esperienza è stata fluida, oltre che tarata per le macchine meno performanti grazie a un’ottimizzazione ben riuscita.

Ciò su cui vi invitiamo a soffermarvi durante le scorribande è la qualità della colonna sonora: un misto di tonalità provenienti dai grandi classici dell’era dei bit e nuove produzioni del panorama elettronico. Le composizioni rimangono fedeli all’anima cartoon dei disegni ed esaltano al contempo la sensazione avventurosa comunicata dall’intreccio narrativo. L’orecchiabilità dei brani non fa inoltre pesare per niente la loro costante ripetizione nelle aree più grandi da navigare, confermandosi come un altro punto a favore dell’accortezza degli sviluppatori.

L’unico vero e proprio neo è forse dovuto alla fruibilità dei menù, troppo divisi e manchevoli di un piccolo HUB in cui poter selezionare la schermata da visitare, costringendo il giocatore a navigare tra tutte le altre istanze che non gli servono. Ciò crea un effetto dispersivo non indifferente e genera un po’ di confusione, specialmente in produzioni con tante abilità ed equipaggiamenti come questa. La mappa e la gestione degli oggetti sono anch’essi elementi lasciati fuori dall’ordine, relegando la gestione ad alcuni automatismi poco pratici per l’utilizzo e contrastanti con l’accessibilità citata qualche paragrafo sopra.