La piattaforma Steam continua a dominare il mercato della distribuzione digitale per PC in modo così schiacciante che oltre la metà degli sviluppatori intervistati in un recente studio ammette di dipendere eccessivamente dal servizio di Valve. Una ricerca condotta da Atomik Research per conto di Rokky, piattaforma di distribuzione per PC, ha rivelato che il 72% dei professionisti del settore considera Steam un vero e proprio monopolio nel panorama dei giochi per computer. L'indagine ha coinvolto 306 dirigenti del settore videoludico tra Regno Unito e Stati Uniti nel maggio 2025.
I numeri parlano chiaro quando si analizza l'impatto economico della piattaforma di Valve: per la maggior parte degli studi intervistati, Steam rappresenta oltre il 75% delle entrate totali generate dai loro prodotti. Si tratta di una concentrazione di fatturato che pone interrogativi sulla sostenibilità di un modello così sbilanciato verso un unico canale distributivo. Il campione analizzato comprendeva principalmente figure apicali, con il 75% degli intervistati in posizioni di senior management o C-suite, e il 77% proveniente da realtà con oltre 50 dipendenti.
Nonostante questa dipendenza quasi totale da Steam, emerge un segnale di cambiamento nelle strategie distributive delle software house. Quasi la metà degli sviluppatori intervistati, precisamente il 48%, ha già pubblicato almeno un titolo sia su Epic Games Store che sullo store Xbox per PC. Quote più ridotte hanno sperimentato piattaforme come GOG (10%) e Itch.io (8%), anche se Rokky precisa che questi dati sono influenzati dalla predominanza di aziende di grandi dimensioni nel campione, che tendono naturalmente a privilegiare storefront come Epic Games Store rispetto a servizi più orientati agli sviluppatori indipendenti come Itch.io.
Il panorama distributivo si rivela più articolato di quanto si possa immaginare a prima vista. Il 32% degli sviluppatori continua a pubblicare alcuni dei propri giochi su supporti fisici, che siano dischi, cartucce o le cosiddette "keys-in-boxes" (scatole contenenti solo codici di attivazione). Marketplace come G2A e Kinguin rappresentano ulteriori opzioni, così come E-store specializzati quali Fanatical e Humble Bundle. Gli sviluppatori apprezzano questi canali per diverse ragioni: facilità d'uso, controllo sui prezzi, supporto promozionale e capacità di raggiungere mercati internazionali.
Le prospettive future indicano una volontà diffusa di diversificazione. Ben l'80% degli intervistati prevede di affiancare a Steam canali alternativi entro i prossimi cinque anni, e tre quarti del campione si aspetta un incremento del fatturato di almeno il 10% proprio grazie all'utilizzo di marketplace ed E-store.
Tuttavia, questa apertura verso nuovi canali distributivi non è priva di preoccupazioni: gli sviluppatori hanno sollevato timori riguardo al mercato grigio che caratterizza alcune di queste piattaforme, così come alla potenziale perdita di controllo sui propri prodotti.
Vadim Andreev, co-fondatore e CEO di Rokky, ha commentato i risultati sottolineando come la distribuzione di giochi per PC sia oggi più variegata, vasta e complessa che mai, con la crescente rilevanza di E-store e marketplace.
"Nuove opportunità sono ovunque, così come insidie e sfide. E la maggior parte dei veterani del settore rimangono rilevanti", ha dichiarato Andreev, evidenziando come comprendere le sfumature di questo ecosistema sia diventato fondamentale, motivazione che ha spinto alla creazione dello studio per evidenziare le tendenze più significative del mercato.