La strategia del taglio: quando i sogni diventano troppo costosi
La decisione di cancellare due progetti in sviluppo rappresenta il fulcro della strategia di contenimento dei costi adottata da Techland. Sebbene l'azienda non abbia rivelato ufficialmente quali titoli siano stati sacrificati, gli indizi puntano verso progetti ambiziosi che richiedevano investimenti considerevoli. Questa scelta, per quanto dolorosa, riflette una realtà comune nell'industria videoludica contemporanea, dove i budget gonfiati e i tempi di sviluppo prolungati possono trasformarsi in trappole finanziarie.
Tra i progetti più probabili da essere stati cancellati spicca il gioco di ruolo fantasy open-world annunciato nel 2022, che aveva suscitato grandi aspettative tra i fan. Per questo titolo, Techland aveva assemblato un team stellare composto da veterani del genere RPG, molti dei quali provenienti direttamente da CD Projekt Red.
Il dream team che non è bastato
La squadra di sviluppo del progetto fantasy rappresentava un vero e proprio colpo di mercato per Techland. Bartosz Ochman, direttore del mondo aperto per capolavori come Cyberpunk 2077 e The Witcher 3: Wild Hunt, aveva accettato di guidare gli aspetti tecnici dell'esperienza di gioco. Al suo fianco, Karolina Stachyra, narratrice dietro The Witcher 2 e 3, e Arkadiusz Borowik, altro veterano della saga di Geralt di Rivia, dovevano dare vita a una narrazione coinvolgente.
Il CEO Paweł Marchewka aveva espresso grande fiducia nel progetto già nel 2023, dichiarando che il loro "action-RPG open world in ambientazione fantasy si sta già delineando come qualcosa di veramente speciale". L'obiettivo era quello di creare un'esperienza all'altezza delle aspettative per la prima nuova proprietà intellettuale di Techland in quasi un decennio.
Dying Light: l'ancora di salvezza
Paradossalmente, mentre alcuni progetti vengono abbandonati, altri continuano a rappresentare una fonte di speranza per il futuro di Techland. La compagnia aveva annunciato all'inizio dell'anno l'intenzione di proseguire il franchise di Dying Light con "progetti multipli", anche se ora resta incerto quali di questi sopravviveranno alla ristrutturazione.
Il successo di Dying Light 2: Stay Human, uscito nel 2022, aveva dato ragioni di ottimismo al team polacco. Il titolo aveva ottenuto recensioni positive e risultati commerciali incoraggianti, vendendo cinque milioni di copie nel solo mese di lancio. Questi numeri dimostravano che il franchise zombie possedeva ancora un appeal significativo presso il pubblico.
L'estate della verità
Il prossimo banco di prova per Techland sarà Dying Light: The Beast, previsto per quest'estate. Questo titolo ha una genesi particolare: inizialmente concepito come DLC narrativo per Dying Light 2, durante due anni di sviluppo è cresciuto tanto in dimensioni e ambizioni da meritare lo status di esperienza autonoma e autosufficiente.
La trasformazione di The Beast da espansione a gioco completo rappresenta sia un'opportunità che un rischio per Techland. Da un lato, offre la possibilità di monetizzare maggiormente il lavoro svolto; dall'altro, richiede investimenti aggiuntivi in un momento di difficoltà finanziaria. Il successo o il fallimento di questo titolo potrebbero determinare la direzione futura dell'azienda e la sua capacità di rimanere competitiva nel mercato internazionale dei videogiochi.