The House of the Dead: Overkill

The House of the Dead: Overkill è il prequel della famosa serie The House of the Dead sviluppata finora da Sega. Overkill è uno stravagante titolo per Nintendo Wii che si ispira a Grindhouse Planet Terror, film diretto da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino.

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a cura di Tom's Hardware

A spasso con l'agente G

Genere: Sparatutto

Sviluppatore: Sega

Distributore: Halifax

Voto: 7 / 10

L'agente G e il detective Washington non immaginavano di andarsi a cacciare nei guai durante una "banale" indagine su degli zombie, apparsi nei pressi di un castello sperduto tra i boschi. Appena giunti sul luogo, incontrano il diabolico Papa Caesar, uno scienziato pazzo che ha in qualche modo risvegliato i morti e che conduce strani esperimenti nella sua cantina, in particolare sul giovane Jasper, trasformato in mostro. La sorella Varla, una spogliarellista dalle curve generose, si unisce ai nostri due eroi per aiutarli ad arrestare Papa Caesar e vendicare il fratello Jasper. La storia prevede in totale sette livelli di gioco, ognuno ambientato in un differente scenario (ospedale, palude, prigione, treno, ecc?) che rientra nel cliché dei B-movie horror.

Overkill non è uno di quei titoli che fa del realismo estremo uno dei suoi punti di forza: i corpi degli zombie si spappolano al primo colpo di fucile, il sangue schizza da tutte le parti e l'aspetto è quello di una vecchia pellicola 16 mm logorata dal tempo. Headstrong Games ha attinto a piene mani dal Grindhouse di Rodriguez e Tarantino, realizzando un videogioco che riesce a coinvolgere il giocatore e a calarlo nel bizzarro universo creato dagli sviluppatori. Washington è un pessimo e rozzo donnaiolo, che all'inizio diverte, ma alla lunga stanca, mentre l'agente G, a differenza di quanto visto nei passati The House of the Dead, suscita un po' più di simpatia.

Il gioco nel suo complesso è abbastanza movimentato, quindi il rischio di addormentarsi è inesistente, anche durante i filmati di intermezzo.

Senza voler rovinare il finale a nessuno, segnaliamo soltanto che la conclusione del gioco è molto discutibile, un cavolo a merenda che non c'entra nulla con il resto della storia e lascia letteralmente a bocca aperta. Il gameplay generale non viene penalizzato (d'altronde neanche i precedenti House of the Dead erano famosi per la loro forza narrativa), ma un finale del genere lascia un po' di amaro in bocca.