Tiny Tina's Wonderlands, Borderlands in salsa fantasy | Provato

Abbiamo potuto finalmente provare con mano Tiny Tina's Wonderlands: ecco quelle che sono le nostre prime impressioni sull'atteso titolo!

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Tra le innumerevoli parole che si possono associare a Borderlands quella che calza maggiormente a pennello è molto probabilmente follia. Innegabile, infatti, come la celeberrima saga di Gearbox si sia da sempre contraddistinta per uno stile sopra le linee, fatto di situazioni tanto ilari quanto strane e, soprattutto, personaggi a dir poco indimenticabili. Standard che Tiny Tina’s Wonderlands, spin off stand-alone di Borderlands in uscita su PS4, PS5, Xbox e PC il prossimo 25 marzo, vuole bissare se non addirittura superare, basandosi su un’idea ancor più folle di quelle a cui ci ha abituati la serie con Claptrap.

Wonderlands ci catapulterà infatti in un universo fantasy ispirato ai tabletop games dove, oltre a orchi, viverne, goblin e compagnia cantante, sarà presente anche il vastissimo arsenale a cui ci ha abituato Borderlands. Una commistione tanto strana quanto intrigante, che abbiamo avuto la fortuna di provare nei giorni scorsi in una ricca versione di prova.

Abbiamo provato il gioco con il seguente PC:

Tana dei goblin

La porzione di Tiny Tina’s Wonderlands su cui abbiamo potuto mettere le mani in anteprima consisteva in Mount Craw, una grande zona innevata pregna di caverne, villaggi di goblin e altri immancabili abomini vari a cui dare la caccia. Una location ben costruita, con un capo e una coda, in cui abbiamo potuto provare un paio di quest principali e altrettante missioni secondarie. Il tutto spruzzato anche con una manciata di collezionabili, ovviamente a tema gioco da tavolo, che hanno reso questo primo approccio con Wonderlands ancor più ricco e in grado di trasmettere quello che sarà il titolo su cui potremo mettere le mani tra poco meno di un mese.

Questa prima manciata di ore in compagnia di Tiny Tina’s Wonderlands, ve lo diciamo subito, ci ha lasciato ottime sensazioni, regalandoci, come da programma, un gameplay di livello accompagnato da una marea di situazioni sopra le righe, avversari fuori di testa e una follia dilagante a fare da collante al tutto. In poche parole, esattamente quello che ci aspettavamo da uno spin-off di Borderlands in chiave fantasy.

Armi e bersagli

Il legame con la serie originaria è quindi parecchio evidente e riscontrabile in ben più di una caratteristica di Wonderlands. Per quanto riguarda il gunplay in particolare la sensazione è infatti quella di trovarsi tra le mani un strettissimo parente di Borderlands 3 e, vista la grande qualità di quest’ultimo a riguardo, il che non è decisamente un male. Tra armi da fuoco più o meno convenzionali, strumenti di offesa maggiormente medievaleggianti come balestre magiche e molto altro ancora l’arsenale a disposizione dei giocatori, per quel poco che abbiamo avuto modo di vedere, sembra essere come da tradizione oltremodo vasto e in grado di sposarsi a numerosi stili di gioco.

Un così vasto armamentario però poco avrebbe senso se non accompagnato degnamente da vaste schiere di nemici differenti, in grado di metterlo a dura prova. È proprio sotto tale aspetto che Tiny Tina’s Wonderlands ci ha colpito particolarmente, visto che solo nel nostro viaggio di un paio d’ore a Mount Craw abbiamo avuto a che fare con un bestiario più che dignitoso per essere relativo a una singola ambientazione. Scheletri che infestano cripte, viverne appollaiate sui dirubi, goblin in ogni dove e, ovviamente, anche qualche creazione particolarmente ispirata: se il buongiorno si vede dal mattino, Wonderlands parrebbe essere sotto tale punto di vista oltremodo vario, una sorta di locus amoenus per qualsiasi cacciatore della cripta che si rispetti.

Tra abilità, incantesimi e classi

Come vi anticipavamo qualche mese fa nella nostra anteprima, a livello di gameplay Tiny Tina’s Wonderlands avrà un focus particolare su quelli che sono gli incantesimi e le magie. Delle impressioni preliminari che hanno trovato conferma nel nostro viaggio a Mount Craw, con tali fatture che paiono essere delle abilità sotto steroidi e, ovviamente, a tema con l’ambientazione del gioco. Ecco quindi lampi, palle di fuoco e tutta una serie di altre magie contraddistinte dai vari stilemi della letteratura e dei giochi da tavolo a tema fantasy.

In Tiny Tina’s Wonderlands avremo a disposizione due differenti slot, uno dedicato alle potenti abilità d’azione, che impiegano maggior tempo a ricaricarsi ma sono talvolta anche in grado di capovolgere le sorti di qualche scontro particolarmente complesso, e gli incantesimi, meno dirompenti ma comunque efficaci e il cui utilizzo è legato a un cooldown decisamente minore. Anche in questo caso i parallelismi e i richiami con la serie madre sono numerosi ed evidenti, con Wonderlands che pare però voler spinger maggiormente sull’acceleratore a riguardo.

Incantesimi e abilità che sono ovviamente legati a doppio filo con quelle che sono le classi. A differenza dei Borderlands dove i cacciatori della cripta erano dei personaggi unici, in questo spin-off fa invece la comparsa per la prima volta un editor in cui creare di tutto punto il nostro alter-ego digitale. Editor che purtroppo non abbiamo potuto provare con mano in questa prova, ma che speriamo abbia tutte le carte in regola per permettere a chiunque di sbizzarrirsi e creare il proprio personaggio in modo approfondito.

Se nella versione completa di Tiny Tina’s Wonderlands che arriverà il prossimo mese saranno ben 6 i differenti job in cui potremo cimentarci, in questo primo approccio ne abbiamo potuti toccare con mano solamente due: il Graveborn e lo Stabbomancer. Il primo è una specie di accolita in grado di sacrificare parte della propria vita per ottenere dei boost temporanei, mentre lo Stabbomancer è una classe basata sui danni critici e capace di evocare un’enorme lama rotante con la quale mietere vittime.

Due classi di personaggi tra loro diverse, adatte a tipologie di gioco differenti e che nella nostra prova ci hanno convinto entrambe. Se lo Stabbomancer pare essere perfetto per tutti coloro che amano costruire build basate sul danno, il Graveborn potrebbe intrigare chi ama intervallare momenti di grande adrenalina durante l’utilizzo dell’abilità d’azione ad altri più ragionati. Sbilanciarsi troppo sarebbe in ogni caso sbagliato, sia perché non abbiamo ancora avuto modo di provare i due terzi delle classi che saranno presenti in Tiny Tina's Wonderlands, sia perché queste prime impressioni potrebbero anche essere in parte stravolte da sessioni di gioco più lunghe. Quello che rimane è comunque che la strada imboccata sotto tale aspetto sembra essere quella giusta.

La mancanza di personaggi ben definiti e dotati di un proprio background non deve però spaventare per quanto riguarda la qualità narrativa dell’opera. Sebbene anche in questo caso il tutto sia da valutare sulla lunga distanza, Gearbox Software ha infatti implementato una narrativa ibrida, fatta sia da quello che avviene a schermo che dalle voci fuori campo di Tiny Tina e degli altri giocatori. Wonderlands è infatti ambientato nientepopodimeno che in un gioco da tavolo di cui è game master la pericolosa e irresistibile ragazzina che abbiamo imparato a conoscere nell’omonimo DLC di Borderlands 2. Una simbiosi che, almeno nelle avventure a Mount Craw, funziona alla grande, senza che si perda una minima oncia del folle potenziale del titolo. Doverosa chiosa in tale senso, che purtroppo deluderà più di qualcuno, è la mancanza del doppiaggio in italiano, mitigata solo in parte da quello inglese che, a onor del vero, pare essere in gran forma.

Tiny Tina's Wonderlands: tirando le somme

Per tirare un po’ le somme in attesa del prossimo 25 marzo, questo primo approccio con Tiny Tina’s Wonderlands ci ha alla fine dei conti convinto. Certo, non abbiamo notato chissà che sostanziali differenze rispetto ai Borderlands, ma è anche vero che non abbiamo potuto provare diverse novità come l’editor dei personaggi e le sezioni sul tavolone da gioco. Per il resto questo particolare excursus nell’immaginario di Tiny Tina sembra avere tutte le carte in tavola per rivelarsi di gran valore. Insomma, questo Borderlands in salsa fantasy pare davvero irresistibile.

Questa anteprima vi ha messo particolarmente voglia di Tiny Tina's Wonderlands? Prenotate fin da ora l'atteso titolo e preparatevi a imbarcarvi in una folle avventura il prossimo 25 marzo!