Melting pot duro da digerire

Nonostante le ambizioni di Silicon Knights, Too Human è un gioco semplice e ripetitivo, impreziosito però da un'originale ambientazione e da grafiche decisamente ben curate.

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a cura di Tom's Hardware

Melting pot duro da digerire

L'inventario è completo ma non molto immediato

Silicon Knights ha decisamente azzardato con questo Too Human. A partire dall'universo di gioco, un crossover abbastanza rischioso, fino alla giocabilità. La maggior parte delle mosse si esegue con lo stick sinistro. Orientandolo verso destra, Baldur mulinella il suo martello / spada / clava in quella direzione. Una pressione sulla levetta destra gli fa estrarre l'arma da lancio, dopodiché si indirizza il tiro sempre con lo stesso stick. Questo approccio permette sicuramente una giocabilità immediata, ma i più attenti avranno già intuito un suo grande difetto: è impossibile controllare liberamente il punto di vista. Come risultato, bisogna costantemente riposizionare la telecamera alle spalle del nostro eroe, anche  perché spesso il "regista" si permette qualche libertà di troppo.

Too Human si impara facilmente, ma viene anche a noia troppo presto. Certo, la ripetitività è un difetto comune a tutti i giochi del tipo "taglia e affetta", ma qui si esagera. La causa va ritrovata principalmente in una progettazione dei livelli a dir poco pigra. Lunghi corridoi pieni di nemici, che terminano in grandi stanze colme di avversari.

Ripulita la stanza, ecco un altro corridoio e un altro stormo di avversari, e un'altra stanza, fino alla nausea. Un peccato, a maggior ragione visto che la realizzazione grafica dei livelli è decisamente ben riuscita. C'è una miriade di dettagli che abbellisce gli scenari e molte decorazioni, che spesso ti fanno venire la voglia di arretrare e perdere un po' di tempo per guardarle con attenzione.

Altro fattore che causa noia è che, quale si scelga delle cinque classi, il gameplay varia poco. In men che non si dica s'impara che, piuttosto che stare a pensare a combinazioni di abilità e strategie, conviene caricare il nemico a testa bassa e a furia di combo. Anche perché, come in Bioshock, la morte non è per nulla penalizzante, si riappare esattamente dove si è morti e si riprende il pestaggio.

Ai giocatori impazienti inoltre verrà una crisi di nervi a ogni morte, siccome il gioco ogni volta propina una sequenza video di 30 secondi, impossibile da saltare, che illustra il decesso di Baldur. Insomma, Too Human è un titolo paradossale: molte buone idee, un universo originale ma allo stesso tempo una giocabilità troppo classica e ripetitiva, che riprende i vecchi crismi dei giochi hack n'slash d'annata, con tutti i pregi e soprattutto i difetti che ne conseguono.