Twitch: streamer bannati, alcuni saranno indagati dalle autorità

Twitch ha iniziato a bannare gli streamer accusati di cattiva condotta: inoltre, alcuni saranno segnalati alle autorità competenti. Ecco i dettagli.

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a cura di Nicola Armondi

Twitch ha dato il via a una serie di ban contro vari streamer accusati di cattiva condotta di natura sessuale. La piattaforma ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sull'argomento: molti content creator sono infatti stati accusati pubblicamente dopo una nuova ondata di #Metoo che ha portato alla luce abusi di varia natura.

La piattaforma di streaming ha revisionato tali casi e ha affermato di aver già bannato in modo permanente vari streamer. Ha però anche spiegato che "In molti casi, i supposti incidenti sono avvenuti al di fuori di Twitch, e abbiamo bisogno di più informazioni per prendere una decisione. In alcuni casi, dovremo riportare la questione alle autorità competenti che hanno maggiori possibilità di condurre indagini più approfondite."

Detto ciò, Twitch ha voluto anche ricordare a tutti coloro i quali abbiano subito o siano stati testimoni di comportamenti non adeguati da parte di streamer di sfruttare gli strumenti presenti sul sito per segnalare i problemi, assicurando che tutto avviene nella massima confidenzialità. Twitch stesso lavorerà su migliori strumenti di segnalazione e renderà più chiare le politiche interne contro "condotte d'odio e molestie". Alcuni di questi cambiamenti permetteranno ad esempio di notare con più precisione username offensivi e l'introduzione di sistemi di modifica e di ban automatizzati.

Nella sua dichiarazione, la società non ha fatto nomi specifici di streamer. Alcuni dei più grandi nomi coinvolti nelle recente controversie, come Say No To Rage e Syndicate, non sono ancora stati bannati. In realtà, lo stesso CEO di Twitch, Emmett Shear, è stato recentemente accusato di cattiva condotta, in quanto avrebbe apparentemente ignorato report legati ad abusi perpetrati da alcuni partner commerciali di Twitch.

Le accuse nell'ultimo periodo non hanno toccato unicamente gli streamer, ma anche studi di sviluppo e veterani dell'industria come Chris Avellone. Speriamo che Twitch e le autorità competenti indaghino a fondo sulla questione e possano prendere i dovuti provvedimenti.