Ubisoft: abituatevi a non possedere i vostri giochi favoriti

I giocatori devono davvero abituarsi ad abbonarsi a un abbonamento invece di acquistare un gioco? Per Ubisoft, sì, senza dubbio.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Negli ultimi anni, il settore dei videogiochi ha visto una crescente adesione ai servizi di abbonamento e allo streaming e Ubisoft ha è una delle aziende che si è mossa più attivamente a riguardo.

Philippe Tremblay, Direttore dei servizi in abbonamento presso Ubisoft ha condiviso la visione di Ubisoft sul futuro dei videogiochi a GameIndustry, sottolineando come i giocatori stiano gradualmente abbracciando l'idea di non possedere fisicamente i loro giochi. "I giocatori sono abituati, un po' come i DVD, ad avere e possedere i loro giochi. È questo il cambiamento dei consumatori che deve avvenire," ha dichiarato Tremblay. "Quando i giocatori si sentono a proprio agio in questo aspetto... non perdono i loro progressi. Si tratta quindi di sentirsi a proprio agio nel non possedere il gioco."

Questo è un discorso che avevamo già affrontato in uno speciale dedicato, incentrato sul costo dei giochi tripla A single player e soprattutto sull'utilità degli abbonamenti videoludici in questo momento storico.

La comparazione con il passato, quando la gente era riluttante a rinunciare alla propria collezione di CD o DVD, suggerisce che un cambiamento simile potrebbe accadere anche nel mondo dei videogiochi. Tremblay ha sottolineato che, una volta che i giocatori abbracciano questo modello, i giochi saranno sempre disponibili tramite il servizio di abbonamento.

Un altro aspetto evidenziato da Tremblay riguarda lo streaming, sottolineando come questa modalità di distribuzione si sposi bene con l'abbonamento. "Lo streaming è anche una cosa che funziona molto bene con l'abbonamento. Si paga quando se ne ha bisogno, invece di pagare sempre."

A conti fatti bisogna anche sottolineare che ormai anche i titoli fisici non offrono quasi più il concetto di "proprietà", visto che nella maggior parte dei casi si tratta di mere licenze che permettono di scaricare il gioco. Il modello, insomma, è drasticamente cambiato nel corso degli anni.

Il settore videoludico sta attraversando una fase di transizione verso modelli basati su abbonamenti e streaming. Solo il tempo dirà se questa tendenza si consoliderà completamente nel panorama videoludico tra i giocatori.