Videogiochi, personaggi femminili come oggetti sessuali

Uno studio dell'Università dell'Indiana rivela che, nonostante molti miglioramenti, i personaggi femminili nei videogiochi hanno ancora molti problemi.

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a cura di Francesco Dellagiacoma

Un recente studio condotto dall'Università dell'Indiana ha scoperto che, nonostante il miglioramento avvenuto dagli anni '90 ad oggi, i personaggi femminili dei videogiochi sarebbero ancora troppo sessualizzati.

Seni e fianchi irrealistici, una tendenza a indossare abiti troppo succinti e ruoli secondari sono i problemi principali individuati dalla ricerca "Sexy, Strong, and Secondary: A Content Analysis of Female Characters in Video Games across 31 Years".

lara croft
Lara, vestita o svestita, rimane sempre uno dei personaggi più amati dei videogiochi

Il team responsabile dello studio, capitanato da Teresa Lynch, ha analizzato 571 personaggi femminili dal 1980 al 2014. Spesso l'iper-sessualizzazione delle donne è riscontrata nei titoli di combattimento, come ad esempio Mortal Kombat.

A partire dal 1995 questa tendenza sarebbe andata riducendosi, probabilmente anche grazie all'aumentare delle presenze femminili coinvolte nell'industria. Il personaggio di Lara Croft, icona videoludica per eccellenza, sarebbe un chiaro esempio del miglioramento avvenuto con il tempo. Pur non avendo mai avuto un ruolo secondario, Lara è passata da forme decisamente generose a una silhouette meno esagerata, cambiamento accompagnato da un sostanziale cambio d'abiti.

dead or alive
Dead or Alive, notoriamente, si disinteressa delle opinioni altrui

L'industria del videogame, secondo Teresa, sarebbe stata quindi molto recettiva, migliorando costantemente i modelli femminili proposti nei videogiochi, anche se ad oggi ci sarebbero ancora problemi nella loro rappresentazione.

Rhianna Pratchett, responsabile della scrittura di Tomb Raider (2013) in un'intervista ha dichiarato che in futuro sarebbe bello vedere personaggi femminili impegnati in parti più variegate, ad esempio quelle di antagonisti.

Il ruolo delle donne nei videogiochi è un tema molto dibattuto negli ultimi anni, e anche se spesso porta a polemiche sterili - quali ad esempio il noto "caso Tracer" - non è per questo meno interessante. Certo è che, almeno a noi, vengono in mente moltissimi esempi di personaggi femminili ben rappresentati nei videogiochi, come Jill Valentine di Resident Evil, Red di Transistor e Jade di Beyond Good & Evil, tanto per fare qualche esempio. Voi cosa pensate di questo studio?