Vigor per Nintendo Switch | Provato

Vigor per Nintendo Switch, si pone il fermo obbiettivo di cambiare le carte in tavola nel genere dei battle royale. Ci riuscirà?

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a cura di Andrea Maiellano

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L’ondata di battle royale ha invaso, già da qualche tempo, anche le ibride sponde di Nintendo Switch ottenendo un riscontro talmente positivo che, per quanto costantemente messo in discussione dai giocatori competitivi, non lascio molti dubbi riguardo, non lascia molti dubbi agli sviluppatori in base al successo ottenibile da questa tipologia di porting. Vigor sarà il prossimo esponente del genere ad arrivare sull’ammiraglia di Nintendo la prossima estate, provando con le sue meccaniche peculiari ad attecchire sui fan del genere.

Non parliamo di un titolo inedito in quanto, l’ultima produzione di Bohemia Interactive, è già disponibile da qualche tempo su Xbox One ma la forte volontà degli sviluppatori di traporre il loro titolo su Nintendo Switch, ci ha indubbiamente incuriositi al punto da voler sviscerare la Closed Beta, rilasciata nei giorni scorsi, e capire a che punto fossero i lavori di trasposizione di Vigor.

Innanzitutto bisogna precisare che Vigor si ispira alle meccaniche tipiche del genere battle royale, piuttosto che volerne essere un esponente canonico, andando a modificare le dinamiche di gioco in una maniera che, seppur molto interessante concettualmente, allo stato attuale ci ha trasmesso delle impressioni altalenanti. Dopo una breve introduzione, dove potrete scegliere i connotati fisici del vostro avatar e apprendere le meccaniche base di gioco, giungerete in un rifugio che si premunirà di darvi il benvenuto, fungendo da hub principale del gioco e permettendo di accedere a differenti sezioni dedicate al crafting dell’equipaggiamento, alla personalizzazione del personaggio, alla consultazione dei nostri risultati stagionali e, ovviamente, all’accesso a una nuova partita.

Il rifugio, in sostanza, assume i connotati di un menù di gioco interattivo che, a sua volta, potrà essere personalizzato con gli immancabili oggetti cosmetici presenti nella totalità delle produzioni free to play. Nei dintorni di questa baita abbandonata potrete , inoltre, dedicarvi ad alcune attività opzionali, fra cui alcune sfide al poligono di tiro, che vi permetteranno di ottenere alcune casse premio addizionali. Una volta trovata una partita, Vigor ci scaglierà in una mappa, di dimensioni generose, assieme a un massimo di altri 11 giocatori a lottare per rimanere l’ultimo sopravvissuto e, ovviamente, razziare quanto più bottino possibile.

Per quanto il concetto alla base di Vigor rimanga il medesimo di molti altri battle royale, alcune peculiari differenze subentrano fin dai primi momenti di gioco stravolgendo le dinamiche tipiche del genere. In alcuni punti specifici della mappa, difatti, potrete raggiungere delle “zone franche” che vi permetteranno di rientrare al vostro rifugio in qualsiasi momento della partita, consentendovi di depositare le risorse, “craftare” nuovo equipaggiamento e riorganizzarvi celermente, prima di lanciarvi nuovamente in azione.

A controbilanciare questa particolare opportunità, troveremo la canonica tempesta di sabbia radioattiva che, guadagnando terreno da uno dei lati della mappa, impedirà ai giocatori di rifugiarsi costantemente o di perdere troppo tempo nel riorganizzare il proprio inventario. Una progressione lineare di questa tempesta, inoltre, stravolge le strategie viste in altri titoli del genere in quanto la mappa si assottiglierà in maniera lineare, rispetto alla tipica circolarità vista in altre produzioni, imponendo ai giocatori di scontrarsi fra loro lasciando a disposizione sempre un lembo di mappa, di dimensioni generose, per potersi muovere.

La peculiare gestione dell’inventario proposta in Vigor, però, per quanto si dimostri, sotto certi aspetti, innovativa per il genere, riuscendo ad arricchire l’impianto strategico di un gameplay oramai “trito e ritrito”, non ci è sembrata così intrigante una volta terminato l’”effetto sorpresa”. Per bilanciare al meglio le numerose armi disponibili, infatti, il gunplay ci è parso molto lineare e con pochissime differenze fra le varie bocche da fuoco, escludendo armi particolari quali la balestra, appiattendo, di fatto, tutta l’eccitazione che potrebbe cogliere il giocatore nel reperire le risorse e i progetti per costruire armi diverse.

Proprio in merito al crafting, tutto si presenta come da tradizione: in Vigor vi troverete a reperire diverse risorse durante le vostre partite che potrete realizzare per costruire diverso equipaggiamento. I progetti delle armi più performanti li troverete maggiormente, come da tradizione, nelle casse premio che potrete ottenere vincendo, compiendo determinati obiettivi, portando a termine determinate sfide e, ovviamente, pagando. Resta comunque molto interessante il versante strategico offerto da Vigor, che, con qualche accorgimento addizionale, potrebbe rivelarsi il vero e proprio punto di forza della produzione di Bohemia Interactive.

Se, però, il gameplay di Vigor ci ha trasmesso impressioni agrodolci, non possiamo dire lo stesso per il comparto tecnico della conversione per Nintendo Switch proposta in questa Closed Beta. Per essere diplomatici potremmo dire che l’attuale build “gira e ci si riesce a giocare tranquillamente” ma la realtà dei fatti e che ci troviamo di fronte a un’ottimizzazione davvero embrionale che mostra il fianco a una serie di difetti tecnici davvero difficili da digerire. Texture assenti, costanti effetti pop-up, shadow mapping pressoché assente e un costante blur che impedisce di vedere “a fuoco” la quasi totalità delle ambientazioni, offrono una visione d’insieme che definire insufficiente sarebbe riduttivo.

Se possiamo comprendere la necessità di abbassare a 30 fps il frame-rate di questo porting, seppur i numerosi cali sotto questa soglia non rendano gestibili le situazioni più concitate delle varie partite, ci risulta difficile credere che questa closed beta di Vigor rappresenti il prodotto nel suo stadio definitivo, sperando che quando la versione definitiva vedrà la luce, nel corso dell’estate, riesca a offrire un comparto tecnico in grado di competere con altre produzioni analoghe.

Non avete mai provato un battle royale? Allora vi suggeriamo. di aspettare Vigor giocando proprio al celebre Fortnite