Visions of Mana | Provato - Un nuovo capitolo

Abbiamo provato in anteprima Visions of Mana, il nuovo capitolo della serie principale in arrivo durante l'estate 2024 su PlayStation, Xbox e PC.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Che ci crediate o no, sono passati ben 15 anni da Dawn of Mana, l'ultimo capitolo della serie Mana, celebre action-rpg di Square-Enix. A distanza di tutto questo tempo, non avremmo mai creduto di vedere un seguito effettivo, ma invece eccoci qua. Visions of Mana si pone come nuovo episodio del filone principale del noto franchise, non rivoluzionando la formula, ma presentando le solite caratteristiche tipiche della serie, a partire dallo stile coloratissimo.

Nell'ultima settimana abbiamo avuto la possibilità di provare per la prima volta il gioco per un breve lasso di tempo, necessario per immergerci nel mondo di gioco e dare una prima occhiata all'esperienza. Capirete che un titolo così grande avrebbe bisogno di una prova drasticamente più ampia, di conseguenza un giudizio completo non arriverà prima della fase di recensione. A ogni modo ci teniamo subito a tranquillizzare i fan del brand: Visions of Mana non stravolge nulla ed è quello che stavate aspettando da tutto questo tempo.

È Mana in tutto e per tutto

La serie Mana è nata nel 1993 come spin-off di Final Fantasy e con il nome di Mystic Quest. Inaspettatamente, riuscì da subito a entrare nel cuore di un buon numero di giocatori, facendo piazzare, in circa 30 anni, circa 9 milioni di copie. Non un numero incredibile, ma certamente non di poco conto considerando la peculiarità e la tipologia di gioco.

Negli ultimi tempi abbiamo goduto dei remake di Secret of Mana e Trials of Mana, ma l'arrivo di un nuovo capitolo dopo ben 15 anni è chiaramente una notizia fantastica per tutti gli appassionati. Visions of Mana, ponendosi come un episodio capace di accontentare i fan e attrarre possibili nuovi giocatori.

La storia segue il pellegrinaggio di alcuni Alm selezionati, intenti, ogni quattro anni, a raggiungere l'Albero del Mana (Tree of Mana) per rinvigorire il flusso stesso del mana. Un percorso complesso e pieno di ostacoli, motivo che spinge gli Alm a essere protetti dai dei Custodi dell'Anima (Soul Guard). Il nostro protagonista, Val, è proprio uno di questi custodi, intento ad accompagnare la sua amica d'infanzia, nonché Alm, nel suo pellegrinaggio.

L'avventura mischia esplorazione, narrazione e combattimenti in tempo reale, il tutto in un'ambiente a macro-zone, dove è possibile scovare luoghi segreti, ma anche scontri impegnativi. A valorizzare il senso di scoperta ci pensa senza dubbio la componente artistico/grafica, che mantiene intatto lo stile Mana, presentandosi sempre estremamente colorato e capace di invogliare a raggiungere gruppi di nemici, aprire forzieri che celano denaro o oggetti utili o raggiungere punti interessanti sulla mappa. A velocizzare gli spostamenti ci pensa Pikul, un animale simile a un lupo, completamente cavalcabile che migliora notevolmente i nostri viaggi nelle steppe.

Prendiamo per esempio la nostra prova, divisa in due aree distinte. Nella prima, chiamata Fallow Steppe, ci siamo trovati dinanzi a vaste praterie, dove abbiamo incontrato i primi nemici e svolto una rapida side quest. Un bel modo per imparare i comandi ed esplorare. Nella seconda zona, drasticamente più lineare, abbiamo combattuto di più e sperimentato le strategia che vi abbiamo accennato poc'anzi, oltre che avuto un assaggio di alcune fasi platform (abbastanza semplici).

Come in ogni capitolo di Mana, infatti, è possibile incontrare mostri comuni, mini boss e boss principali, ognuno con le proprie difficoltà e modi per essere sconfitti. Il titolo offre comunque una vasta varietà di scelte strategiche, dalla possibilità di personalizzare le abilità, fino al cambio di personaggio per sfruttare tutte le skill a nostra disposizione.

Lo scontro nella seconda parte della demo, dedicata principalmente a un boss, è stato utile per capire effettivamente come muoversi con le varie strategie offerte da Visions of Mana, sfruttando tutti i personaggi e utilizzando le magie nella maniera corretta, così da approcciare la battaglia nella maniera più corretta possibile. Oltre a questo, il sapersi muovere sul campo è fondamentale per riuscire ad avere la meglio, schivando e attaccando al momento giusto

In generale il gioco ci è sembrato mostrare una fluidità invidiabile, soprattutto durante i combattimenti. Inoltre, se le cose dovessero mettersi male, abbiamo modo anche di sfruttare le abilità Elemental, pensate per offrirci un vantaggio importante durante il combattimento e utili anche per l'esplorazioni. Per farvi un esempio concreto la reliquia Elemental del vento permetteva di creare delle correnti in grado di raggiungere zone sopraelevate, il tutto per raggiungere luoghi inaccessibili.

Tirando le somme

La prova è stata troppo breve per poter esprimere un giudizio anche solo parziale. La fluidità nei combattimenti ci ha piacevolmente convinto, mentre lo stile artistico è sempre coloratissimo e vibrante come tutti gli altri capitoli della serie. Insomma, le solide basi di Mana non sembrano mancare, ma aspettiamo di valutare in maniera completa tutta la parte relativa all'esplorazione, alle quest e soprattutto alla componente narrativa prima di poterci sbottonare maggiormente. Una cosa è certa, se aspettavate da 15 anni un nuovo capitolo del franchise, allora questo Visions of Mana è da tenere d'occhio, anche considerando l'amore che Square-Enix ci sta mettendo dietro al progetto.