Realtà virtuale a risoluzione 8K possibile grazie a Tobii e Nvidia

Tobii Eyetracking ritiene che tramite il DFR (Dynamic Foveated Rendering) sarà possibile proporre risoluzione superiori all'8K possibili con i visori VR.

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a cura di Nicola Armondi

Tobii Eyetracking ritiene che tramite il DFR (Dynamic Foveated Rendering) sarà possibile proporre risoluzioni superiori all'8K con i visori VR. Il DFR è una tecnica di rendering che opera in modo simile all'occhio umano. In pratica, l'area centrale dello sguardo umano è responsabile della fovea, una piccola area sul retro dell'occhio che "traduce" i segnali luminosi in modo chiaro. Al contrario, la zona più esterna della visione è più sfocata, ma non è un problema perché il cervello non lo nota, visto che non si sta guardando precisamente in quel punto.

Lo stesso processo può essere applicato alla renderizzazione di un frame in realtà virtuale. Tutto quello che serve sapere è dove il giocatore sta guardando per assicurarsi una visione chiara nel punto giusto. La tecnologia di Tobii diventa quindi fondamentale per questo tipo di approccio alle alte risoluzioni. Inoltre, il VRS (Variable Rate Shading) di Nvidia viene in soccorso.

Sul blog ufficiale possiamo leggere che "VRS applica una quantità variabile di potenza di calcolo a differenti aree dell'immagine. La tecnologia altera il numero di pixel che vengono processati da una singola operazione di pixel shader. Queste operazioni possono essere applicate a blocchi di pixel, dando la possibilità alle applicazioni di variare la qualità dello shading in differenti aree dello schermo".

"Per il massimo effetto, VRS può anche essere unito all'eye tracking per abbinare una qualità di rendering ottimale alla visione dell'utente. Nvidia VRS permette agli sviluppatori di ottimizzare la densità di shading in base alla visione della fovea. Più piccola è la regione della fovea, più grande è il risparmio in termini di potenza di calcolo della GPU"

Secondo i test di Tobii, il carico sulla GPU scende mediamente del 57% nei momenti nei quali l'utente guarda costantemente dritto di fronte a sé. Con la DFR è possibile diminuire il tasso di shading fino al 16% del valore di partenza. Certo, per mantenere l'illusione della massima risoluzione in tutta l'area di visione, centrale o periferica che sia, è impossibile diminuire la qualità della zona esterna in modo regolare, quindi il valore di shading si assesta tendenzialmente al 40% di quello originale. Si tratta in ogni caso di un risultato notevole.