Wicked Paradise, il primo gioco erotico per l'Oculus Rift

L'Oculus Rift potrà essere usato anche per un gioco erotico grazie agli sviluppatori di Wicked Paradise.

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a cura di Roberto Caccia

Wicked Paradise è il nome di quello che sarà il primo gioco erotico fatto apposta per sfruttare l'Oculus Rift, il celebre visore per la realtà virtuale finanziato tramite Kickstarter.

La storia di questo gioco, sviluppato dall'omonimo studio, nasce dalla volontà di proporre qualcosa di diverso dalla miriade di FPS attualmente in commercio e che si discosti dalle produzioni erotiche videoludiche di basso livello presenti sul mercato.

Una schermata che mostra i lavori in corso su Wicked Games

"Sono sempre stato affascinato dal fatto che abbiamo a disposizione centinaia di sparatutto bellissimi e nemmeno un gioco erotico realizzato in modo decente. Sicuramente ci sono stati alcuni tentativi in passato, ma sono stati tutti pessimi", spiega Jeroen Van den Bosch, fondatore di Wicked Paradise.

Secondo Bosch il problema principale dei giochi erotici moderni è la mancanza di una componente narrativa adeguata. Un fattore che tiene lontano il genere dall'apprezzamento della massa.

"Le scene di sesso non esplicite di Mass Effect sono molto più erotiche di quelle esplicite che si possono vedere nei videogiochi per adulti. Questo perché il giocatore ci tiene ai personaggi di Mass Effect. Un utente non sarà mai molto attratto da un personaggio verso il quale non si prova nulla", sostiene lo sviluppatore.

Il primo screenshot ufficiale del gioco - Clicca per ingrandire

Per questo motivo, e per cercare di appassionare una vasta quantità di giocatori, Wicked Paradise sfrutterà un modello di sviluppo a episodi, in modo simile a quanto effettuato da Telltale con il gioco di The Walking Dead. Wicked Paradise permetterà di vivere le avventure di un personaggio maschile eterosessuale, ma gli sviluppatori assicurano che ci sarà spazio anche per un personaggio femminile eterosessuale e per tematiche legate alla comunità LGBT.

Il progetto ha suscitato un discreto interesse da parte dei portatori di handicap, come sottolinea Bosch. "Uno dei commenti più inaspettati che ho ricevuto è arrivato dalla community dei disabili, che afferma come queste esperienze erotiche in realtà virtuale possano essere molto interessanti per aiutare le persone portatrici di handicap ad avere una vita sessuale più eccitante". Per rimanere informati su questo gioco vi consigliamo di tenere d'occhio il sito web degli sviluppatori.