Wii U rinuncia al Frostbite 3, i test di DICE non sono positivi

Il motore grafico Frostbite 3 non arriverà su Wii U. DICE ha spiegato che i test con il Frostbite 2 non hanno dato risultati positivi. Brutta tegola per Nintendo che perde in un colpo solo giochi come Battlefield 4, Dragon Age 3: Inquisition e il nuovo Mass Effect.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Nintendo Wii U dice definitivamente addio al motore grafico Frostbite 3. Uno scambio di battute su Twitter fra Johan Andersson e un fan ha decretato ufficialmente la fine delle speranze di vedere il celebre motore sviluppato dallo studio DICE sulla nuova console di Nintendo.

I test con il Frostbite 2 non sono andati molto bene secondo Johan Andersson di DICE

"Il Frostbite 3 non è mai andato su Wii U. Abbiamo fatto alcuni test con il Frostbite 2, ma i risultati non sono stati molto promettenti e così abbiamo deciso di non seguire questa strada", scrive Andersson.

Si tratta sicuramente di un brutto colpo per Nintendo, che oltre a perdere un motore grafico solido vede allontanarsi l'uscita di numerosi giochi di Electronic Arts sviluppati con questa tecnologia. Titoli come Battlefield 4, Dragon Age 3: Inquisition e il prossimo Mass Effect sfrutteranno questo motore, che molto probabilmente sarà sempre più centrale nei piani di EA e dei team di sviluppo controllati dall'azienda statunitense.

Anche il prossimo gioco di Guerre Stellari sviluppato da DICE sfrutterà il Frostbite 3, per cui dobbiamo aggiungere un altro titolo alla lista degli assenti su Wii U. Ricordiamo infatti che Electronic Arts ha acquisito i diritti per la pubblicazione dei giochi della celebre saga fantascientifica e che affiderà ai team di DICE, BioWare e Visceral Games lo sviluppo dei videogiochi basati sull'universo creato da George Lucas.

Satoru Iwata continua a difendere Wii U, lottando contro la convinzione che sia poco potente - Clicca per ingrandire

Nel frattempo Satoru Iwata di Nintendo difende a spada tratta la sua console, spiegando che tutta l'azienda sta lavorando per cambiare la convinzione errata che Wii U sia un dispositivo poco potente.

"È un dato di fatto: alcune software house credono che Wii U non sia abbastanza potente. Al contrario alcuni sviluppatori hanno dichiarato che Wii U ha un'architettura diversa dalle altre console, e che se usata correttamente può dare buoni risultati", ha spiegato Iwata in una recente intervista.

Iwata è anche al corrente che questo "pregiudizio" non si possa cancellare dall'oggi al domani e per questo motivo si vuole avvalere del lavoro dei team di sviluppo più collaborativi per mostrare le potenzialità della console. Riuscirà in quella che sembra un'impresa quasi disperata?