Xbox One non sarà venduta in perdita. Yusuf Mehdi, direttore marketing della divisione Xbox di Microsoft, ha svelato alla Citi Global Technology Conference che la nuova console dell'azienda riuscirà a raggiungere il break even point (punto di pareggio) o addirittura un guadagno marginale fin dal debutto.
"La strategia che stiamo seguendo con Xbox One è di cercare di ottenere il pareggio o un piccolo guadagno e successivamente di realizzare profitti con i giochi, con il servizio Xbox Live e con altre funzioni", spiega Mehdi.
"Quando riusciremo a ridurre il costo di produzione del nostro dispositivo, come abbiamo fatto con Xbox 360, lo faremo per continuare ad abbassare il prezzo di vendita e per diventare ancora più competitivi con la nostra offerta", continua Mehdi. La strategia dell'azienda di Redmond denota un vero e proprio cambio di rotta rispetto alle altre console che hanno fatto il loro debutto sul mercato in questi anni.
Microsoft e Sony hanno infatti una lunga storia di console vendute in perdita nei primi anni di permanenza sul mercato, per poi cercare di guadagnare grazie alla vendita di software, di servizi e in seguito grazie a revisioni hardware in grado di abbassare i costi di produzione.
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Solamente Nintendo è sempre riuscita a non vendere le proprie console in perdita, anche se questa tendenza è stata abbandonata con Wii U. Diversi mesi fa l'azienda giapponese ha infatti confermato che il prezzo di vendita di Wii U non permette di ottenere ricavi, anche se Reggie Fils-Aime, boss di Nintendo of America, ha svelato che è sufficiente l'acquisto di un gioco insieme alla console per annullare la perdita e guadagnare denaro.
Vi ricordiamo che Xbox One sarà disponibile il 22 novembre al prezzo di 499 euro, 100 euro in più rispetto a PlayStation 4, ma offre in bundle il sensore Kinect. In attesa di scoprire se anche la console di Sony riuscirà a creare profitti da subito, non possiamo fare a meno di chiederci se questa differenza di prezzo sia la principale responsabile di questo risultato di Microsoft.