AMD EPYC "Rome" ha già vinto: sarà il cuore del supercomputer Hawk

L'Università di Stoccarda ha selezionato i processori EPYC di seconda generazione, nome in codice Rome, per il supercomputer Hawk che sarà acceso nel 2020.

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a cura di Manolo De Agostini

I processori AMD EPYC di seconda generazione annunciati la scorsa settimana hanno già riscosso successo: saranno al centro del più grande supercomputer europeo. Il sistema, noto come Hawk, sarà realizzato da Hewlett Packard Enterprise e installato presso l'High-Performance Computing Center dell'Università di Stoccarda, nota anche come HLRS.

Si tratta di un sistema con una potenza di picco di 24 petaflops, circa tre volte e mezzo quella di Hazel Hen, attualmente in funzione presso l'ateneo. Hawk sarà composto da 5000 nodi equipaggiati con due CPU Hawk a 64 core impostate a 2,35 GHz. Stiamo parlando di un sistema con 640.000 core, con un throughput di 24,06 PetaFLOPs - 2,4 TeraFLOPS per CPU. Il sistema conterrà anche 665 TB di memoria e 26 petabyte di archiviazione.

Quando sarà acceso, Hawk sarà "il supercomputer più veloce al mondo per la produzione industriale", ha dichiarato l'ateneo, che tra i suoi partner più importanti ha la casa automobilistica Porsche. Tra i carichi svolti con maggiore frequenza all'HLRS troviamo la fluidodinamica computazionale e la dinamica molecolare, il che aiuta a capire perché siano state scelte le CPU Rome: si tratta di carichi che richiedono un bandwidth di memoria elevato, una delle caratteristiche principali delle CPU AMD EPYC.

Le CPU EPYC di seconda generazione sembrano quindi destinate a trovare maggiore spazio in ambito HPC rispetto ai primi modelli. Attualmente esistono solo una manciata di cluster HPC con EPYC di prima generazione in fase di installazione e non c'è un solo supercomputer EPYC nella TOP500, a meno che non si tenga conto dell'Advanced Computing System (PreE) di Sugon, basato su CPU Dhyana, che non sono altro che EPYC il cui design è stato concesso su licenza.

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Il supercomputer Hawk dovrebbe costare 38 milioni di euro e sarà installato verso la fine del 2019. Si prevede che entrerà in piena funzione nel 2020.