L'Italia si candida a diventare avanguardia europea del "fixed wireless" (tipo WiMAX o proprietarie) e dell'LTE grazie all'impiego di un pacchetto di frequenze di pregio nella banda compresa tra i 3600 e i 3800 megahertz (Banda C). A breve ogni edificio in digital divide potrebbe essere dotato di piccole antenne capaci di potenziare la copertura dei servizi wireless broadband di qualità, come ad esempio quelli di Eolo, Linkem e Aria.

Tutto nasce dall'iniziativa del Garante delle Comunicazioni di mettere all'asta due Lotti di frequenze: "A", che va dai 3695 ai 3800 megahertz e "B", che aggiunge altri 95 megahertz (parzialmente liberi). Il primo pacchetto permette sia di spedire che ricevere dati, in modalità binaria e senza interferenze "grazie ad un cuscinetto di protezione grande ben 5 megahertz", come spiega La Repubblica.
AGCOM e ministero per lo Sviluppo Economico per il Lotto A stabiliranno le "aree urbane" e le "aree extra-urbane" e sulla base di questo dato metteranno all'asta frequenze "nazionali" da 100 megahertz per potenziare l'LTE metropolitano. Le frequenze macroregionali invece saranno aggiudicate a chi offre di più e a chi garantirà la copertura più efficiente; in questo caso però il riferimento tecnologico sarà il "fixed wireless". Ad oggi le offerte consumer degli operatori wireless raggiungono anche i 30 Mbps.
I due relatori del provvedimento, Antonio Nicita e Antonio Posteraro, in pratica hanno pensato a un sistema di assegnazione che risponda alla domanda mobile 4G nelle aree ad alta densità e alle esigenze anti-digital divide di quelle non raggiunge da connessioni adeguate.
Il Lotto B oggi è usato in parte dai radar della Difesa e dalle televisioni (come RAI) per i ponti radio di trasmissione. Coprono parzialmente il paese e saranno assegnate via via che si libereranno.
Non resta che attendere il testo definitivo dell'AGCOM con tutti i dettagli delle aste.