30.000 posti di lavoro a rischio, Google preferisce l'IA

Google sembra orientata a licenziare circa 30.000 dipendenti in seguito a un nuovo progresso nell'Intelligenza Artificiale (IA).

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a cura di Andrea Maiellano

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Google sembra orientata a licenziare circa 30.000 dipendenti in seguito a un nuovo progresso nell'Intelligenza Artificiale (IA).

In passato, l'azienda aveva già tagliato circa 12.000 posti di lavoro, una mossa che Sundar Pichai, attuale capo di Google, considerò cruciale per adeguarsi all'ambiente aziendale in trasformazione e per poter investire nei settori emergenti.

Quest'ultima decisione di Google di licenziare una quantità così significativa di dipendenti sembra essere scaturita da un nuovo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale per scopi interni.

Anziché concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo di AI per applicazioni esterne, l'azienda sta implementandola, in maniera sempre più frequente, anche internamente, in modo da attuare un cambiamento strutturale decisamente importante..

In particolare, sembra che questa ristrutturazione riguardi principalmente il reparto vendite pubblicitarie di Google. L'azienda sta esplorando la possibilità di sfruttare l'IA per migliorare l'efficienza operativa in questo settore specifico.

©bumbledee/123RF.COM
Google Headquarters
Sede Google in California

La prospettata riduzione della forza lavoro è legata a una visione più ampia dell'adozione dell'Intelligenza Artificiale all'interno dell'azienda, indicando un cambiamento significativo nell'approccio operativo di Google.

È innegabile che l'Intelligenza Artificiale (IA) stia rivoluzionando molteplici settori, tra cui il mondo del lavoro, ma questa notizia solleva, nuovamente, diverse riflessioni. Da un lato, l'implementazione dell'IA offre opportunità di innovazione e automazione dei processi, ottimizzando l'efficienza e consentendo una maggiore precisione nelle attività aziendali. Dall'altro, questo progresso tecnologico può comportare la sostituzione di mansioni umane con sistemi automatizzati, portando a ristrutturazioni e, frequenti, tagli del personale.

Questi licenziamenti, difatti, causeranno un impatto significativo sia sul piano personale, per i dipendenti coinvolti, sia sul piano sociale, considerando le ripercussioni più ampie su famiglie e comunità.

È essenziale riflettere sull'equilibrio tra progresso tecnologico e impatto umano. Se da un lato l'IA offre vantaggi in termini di efficienza e competitività aziendale, dall'altro sottolinea la necessità di una strategia di gestione del cambiamento e della transizione per coloro che potrebbero essere colpiti da questi cambiamenti.

Le aziende devono essere consapevoli delle responsabilità etiche e sociali nel contesto dell'adozione dell'IA e devono considerare approcci che garantiscano un'evoluzione sostenibile e inclusiva.

È cruciale offrire opportunità di riqualificazione e reinserimento lavorativo per mitigare gli impatti negativi sui dipendenti coinvolti, investendo in programmi di formazione che consentano loro di adattarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro.