Acqua potabile dal mare grazie alla forza del sole

I ricercatori della Rice University hanno messo a punto una tecnologia che consente di desalinizzare l'acqua del mare con pochissimo dispendio energetico.

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a cura di Alessandro Crea

Fino a sei litri d'acqua per metro quadro ogni ora, perfettamente desalinizzata e potabile, ricavata dall'acqua di mare tramite un sistema compatto e dal bassissimo assorbimento energetico, che non richiede più di un paio di pannelli solari per funzionare. Non è fantascienza ma il risultato della ricerca condotta presso il NEWT, il centro per il trattamento delle acque tramite nanotecnologie della Rice University, in Texas.‎

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La soluzione in sé non è innovativa, anzi estrarre acqua desalinizzata da quella di mare tramite distillazione è uno dei metodi più antichi per procurarsi acqua potabile. Il problema è che far bollire l'acqua per poi far ricondensare il vapore è un metodo incredibilmente dispendioso dal punto di vista energetico, basti pensare che metà dell'energia immessa nel sistema serve esclusivamente a portare l'acqua a ebollizione. La novità consiste dunque nel processo messo a punto che, sfruttando l'energia solare, ha consentito un abbattimento drastico dell'energia necessaria allo svolgimento del processo.

La tecnologia è chiamata NESMD ovvero "Nanophotonics Enabled Solar Membrane Distillation" e prevede l'impiego di una membrana attraverso cui passa il vapore acqueo generato dall'acqua calda. In questo modo il sale resta da un lato mentre il vapore desalinizzato si ricondensa dall'altro, il tutto con una richiesta energetica bassa perché l'acqua dev'essere solo calda, non bollente. Per aumentare l'efficienza del sistema inoltre i ricercatori hanno utilizzato membrane già esistenti, rivestite però con nanoparticelle in grado di convertire la luce in calore. In questo modo è la membrana stessa a scaldarsi, eliminando così il bisogno di ulteriori componenti per il riscaldamento dell'acqua. Infine concentrando i raggi solari tramite lenti speciali l'efficienza del sistema è stata moltiplicata, raggiungendo una capacità produttiva di ben 6 litri d'acqua l'ora per metro quadro.

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In questo modo l'intero sistema non richiede che l'energia per alimentare una pompa che spinge l'acqua attraverso l'intero sistema e che può essere alimentata appunto con un paio di pannelli solari. Si capisce dunque facilmente come il sistema sia facilmente dislocabile ovunque, anche nei Paesi in via di sviluppo, dove potrebbe soddisfare le esigenze di piccoli nuclei familiari. NESMD però è anche fortemente scalabile e può quindi essere usato anche in impianti di grandi dimensioni.

La desalinizzazione diretta dell'acqua di mare tramite energia solare potrebbe rappresentare un punto di svolta per una buona parte del miliardo di persone che si stima non abbiano attualmente accesso all'acqua potabile. Ora ovviamente bisognerà passare dallo studio alla fase produttiva e commerciale, uno scoglio su cui come sappiamo si infrangono diverse ricerche promettenti. Speriamo non sia questo il caso.


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