AGCOM, nel 2017 rimborsati 40 mln di euro alle famiglie

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a cura di Alessandro Crea

Nel 2017 sono stati rimborsati oltre 40 milioni di euro a famiglie e imprese da parte delle telco, grazie all'attività di conciliazione delle controversie tra cittadini e operatori di comunicazioni elettroniche svolta dai Corecom: è questo il risultato reso noto dall'AGCOM riguardo all'attività delle sue articolazioni territoriali, che hanno contribuito alla risoluzione dell'87,4% delle controversie.

Nel 2017, i volumi di attività sono aumentati sino a centoventimila pratiche tra istanze di conciliazione, definizioni e provvedimenti temporanei evasi dai Corecom. Le principali cause di contenzioso hanno riguardato migrazioni, errate fatturazioni, casi di interruzione o sospensione del servizio, attivazione di prodotti e servizi non richiesti e spese di recesso.

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A fronte dell'incremento del ricorso ai Corecom per la risoluzione delle controversie, AGCOM ha deciso di fornire un sistema centralizzato di gestione delle controversie (Conciliaweb), che condurrà ad un significativo risparmio in termini di personale addetto e costi di manutenzione dei sistemi di gestione, nonché ad una gestione uniforme e omogenea delle procedure.

Per quanto riguarda l'attività di vigilanza sull'emittenza locale, nel 2017 il monitoraggio ha riguardato ben 219 emittenti locali, con un significativo incremento rispetto all'anno precedente. Le violazioni contestate sono state 116, ripartite in quattro aree: violazioni della normativa in materia di pubblicità, affollamenti, segnalazione e posizionamenti, obblighi di programmazione. 

Sensibile anche l'attività riguardante il Registro Operatori della Comunicazione a livello locale: i Corecom hanno gestito circa 400 nuove iscrizioni e 350 cancellazioni. Anche a seguito della cancellazione massiva degli operatori "inattivi", operata dall'Autorità nel triennio 2015-2017, è significativamente aumentata la percentuale degli operatori iscritti che adempiono all'obbligo di comunicazione annuale. 

"Il nuovo Accordo quadro, siglato a novembre 2017, con il quale Agcom ha delegato nuove funzioni ai Corecom conferma la volontà comune di rimodulare e arricchire quel sistema di decentramento delle attività svolte a livello locale e che costituisce un importante valore aggiunto nel panorama delle Autorità indipendenti", ha spiegato il Presidente Cardani. 

"Con questo nuovo accordo la sfida è quella di dare corpo a queste deleghe, avendo ben presenti quelle che sono le ragioni fondanti della nostra funzione di regolazione: tutela del pluralismo e delle fasce deboli della popolazione, garanzie per il consumatore, corretto funzionamento del mercato" ha aggiunto il Commissario Martusciello. "I Corecom con la loro attività di formazione, di presidio del territorio e di assistenza al cittadino nella risoluzione di problemi concreti, potranno essere un tassello fondamentale nell'ambito di quelle politiche volte a gestire la difficile transizione tecnologica in corso".

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"L'importanza del lavoro svolto in questi anni emerge anche dal nuovo Accordo quadro sottoscritto tra Agcom, Conferenza delle Assemblee Legislative e Conferenza delle Regioni che aggiorna e semplifica le funzioni delegate dall'Autorità ai Corecom a cui attribuisce nuove competenze, anche in materia tutela dei minori", ha spiegato infine il Vice Presidente dei Corecom, Antonio Mastrovincenzo. "In particolare sul tema del cyberbullismo è fondamentale la predisposizione in tutte le Regioni di normative volte soprattutto alla prevenzione. Da questo punto di vista i Corecom possono diventare punto di riferimento per la comunità, attivando interventi di monitoraggio, sensibilizzazione e formazione. Oggi l'educazione digitale e la cittadinanza digitale sono una priorità assoluta. Su questi temi devono collaborare in sinergia tutti i soggetti pubblici coinvolti: da Agcom ai Corecom, dalle Istituzioni regionali agli Uffici scolastici fino alla Polizia Postale".