Agenti speciali USA infiltrati in iPhone, Android e Blackberry

La NSA ha sviluppato programmi per penetrare negli smartphone iOS, Android e Blackberry.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La NSA ha libero accesso a iPhone, Android e Blackberry: rubrica dei contatti e messaggi di testo sono tra le informazioni che l'agenzia statunitense può vedere, ma lista è piuttosto lunga. La rivista tedesca Der Spiegel parla per esempio di 38 funzioni dell'iPhone nelle quali si può infiltrare senza problemi.

Non sembra però che si tratti di un hacking sopraffino, come nota Peter Bright su Ars Technica: a quanto pare la NSA ha sviluppato un malware con cui infettare i computer, ai quali poi gli utenti collegano gli iPhone per il backup, e sottrarne così i dati. L'operazione dovrebbe essere piuttosto simile per Android e Blackberry.

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Forse più sorprendente è invece il fatto che l'agenzia avrebbe violato la crittografia delle email Blackberry, considerata in passato molto sicura. D'altra parte con backdoor confezionate ad hoc e il controllo "dall'alto" degli standard di certo gli agenti della NSA si sono procurati tutti gli strumenti necessari.

Secondo il report della rivista di Amburgo, poi, la National Security Agency avrebbe agito in modo indipendente, vale a dire senza la collaborazione di Google, Apple e Blackberry. In ogni caso, con questo nuovo tassello crescono ancora le già notevoli capacità di spionaggio di cui è capace l'agenzia.

A poco servono nemmeno mezzi di protezione noti e apprezzati come per esempio la rete TOR. Nemmeno questa d'altra parte può essere una sorpresa, persino il molto meno spaventoso FBI era riuscito a infilarsi nella rete. A confermare la scarsa affidabilità di TOR ci pensa poi Rob Graham (AD di Errata Security), secondo cui la NSA ha gli strumenti per "violare chiavi RSA/DH" e anche "spendere un miliardo di dollari in chip specializzati che lo possono fare in poche ore. Sappiamo che la NSA ha realizzato chip personalizzati, lo hanno fatto pubblicamente commissionandoli alle fabbriche di IBM".

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Ciliegina sulla torta, il Washington Post fa notare che Barack Obama nel 2011 ha strappato alla giustizia statunitense il permesso speciale per la NSA di spiare le telefonate in patria, e conservare più a lungo le informazioni.

Riassumendo: la NSA può ascoltare e registrare chiamate in tutto il mondo, monitorare praticamente ogni bit che viaggia su Internet, alterare i software crittografici e manipolare gli standard affinché abbiano debolezze ad hoc, sviluppare hardware dedicato alla violazione di password, e disporre di risorse virtualmente infinite per il brute forcing. In altre parole questa agenzia può vedere e sapere tutto, e da anni accumula terabyte di dati - ma soprattutto di metadati - sui quali può eseguire ogni tipo di analisi ed elaborazione.

"Hanno le capacità per violare sistemi crittografici considerati oggi sicuri?" si chiede Bright nelle conclusioni del suo articolo. "Di certo non si può escludere, ma non è l'unica possibile interpretazione delle informazioni trapelate finora. E se gli esperti si mostrano ancora fiduciosi riguardo alle basi della crittografia (lo stesso E. Snowden sembra d'accordo), probabilmente non è nemmeno la più probabile".

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Già, un qualche strumento valido per proteggere la propria privacy dovrebbe ancora esistere. Ma non quelli che chiunque di noi può trovare online e installare sui propri dispositivi. La crittografia più solida e resistente dovrebbe essere accessibile a tutti, ma invece è una cosa per élite non molto numerose. Ci sono sempre i pizzini però, e magari ne circolano già in forma digitale.