Al CERN la prova che i fantasmi non esistono

Un fisico teorico spiega che i fantasmi non possono esistere, perché non sono compatibili con la seconda legge della termodinamica e perché se esistessero l'LHC del CERN avrebbe già trovato da tempo le loro tracce.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Credete ai fantasmi? Se la risposta è affermativa non vergognatevi, non siete soli: secondo recenti sondaggi ci crede il 42 percento dei cittadini statunitensi e il 52 percento di quelli nel Regno Unito. Una percentuale enorme, se si considera che manca la prova inconfutabile della loro esistenza. In compenso da sempre potremmo avere sotto al naso le prove che non esistono.

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Foto: © katalinks / Depositphotos 

La pensa così il fisico teorico britannico Brian Cox, che nel corso di un programma di BBC Radio Four ha recentemente sottolineato che non c'è spazio nel Modello Standard della Fisica per una sostanza o un mezzo che possa trasferire dopo la morte le informazioni che ci riguardano, e che possa passare inosservato nel Large Hadron Collider (LHC).

"Se pensiamo a una sorta di modello che faccia persistere le informazioni relative alle nostre cellule viventi anche dopo la morte, allora dovremmo specificare con precisione quale mezzo le dovrebbe trasportare, e come interagirebbe con le particelle di materia di cui sono fatti i nostri corpi " ha spiegato Cox. "Dovremmo in altre parole inventare un'estensione del Modello Standard della Fisica delle particelle, che è passato inosservato nel Large Hadron Collider", un'opzione che secondo il professore alla Manchester University è "quasi inconcepibile".

Brian Cox

Brian Cox

Durante il programma era presente anche il popolare astrofisico Neil deGrasse Tyson, che l'ha punzecchiato: "se ho capito quello che hai appena detto, hai appena affermato che il CERN smentisce l'esistenza dei fantasmi!".

Cox ha puntualmente risposto con un "sì" convinto, aggiungendo che nonostante il Modello Standard della Fisica sia una teoria incompleta, con diversi "buchi" che i fisici cercano di colmare da anni, le incognite non riguardano l'esistenza dei fantasmi.

Esistenza che peraltro contraddice una delle leggi fondamentali dell'Universo: la seconda legge della termodinamica, secondo cui l'entropia totale di un sistema isolato aumenta sempre nel tempo. L'entropia è una misura del grado di disordine (o della casualità) all'interno di un sistema isolato (un sistema è isolato se non c'è scambio di energia o materia con l'ambiente in cui esiste il sistema). In sostanza la seconda legge della termodinamica descrive i limiti di ciò che il nostro Universo può fare, e ci ricorda che il caos che segue a tutto ciò che facciamo è un processo irreversibile. Non solo, il secondo principio della termodinamica è legato alla freccia del tempo secondo cui il nostro Universo non potrà sfuggire al suo destino.

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Come si applica tutto questo ai fantasmi? Elementare: dato che non possiamo toccarli e interagire con loro, i fantasmi non possono essere fatti di materia, dovrebbero essere fatti di energia. Però se l'energia viene dispersa all'interno di ogni sistema - in particolare se il fantasma svolge attività che ne fanno uso, come spostarsi, emettere luce e suoni spettrali - sarebbe impossibile per un fantasma esistere per un periodo significativo di tempo.

Torniamo al CERN e al Large Hadron Collider chiamato in causa da Cox. Ci sono cose che con questo gigantesco acceleratore di particelle non riusciamo ancora a trovare, ma possiamo vedere benissimo il modo in cui l'energia trasporta le informazioni nelle nostre cellule.

Se assumiamo che l'energia di cui sono fatti i fantasmi non è una sostanza nuova, ma proviene da quando eravamo in vita, allora questa forza misteriosa che controlla le particelle che compongono le nostre cellule dovrebbe essere stata rilevata nel Large Hadron Collider. Tuttavia "abbiamo fatto misurazioni ad alta precisione delle interazioni fra le particelle, e la mia affermazione è che non ci può essere qualcosa del genere".

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LHC - Foto: © Anquetas / Depositphotos

Visto che la questione potrebbe sconvolgere una sostanziosa percentuale della popolazione mondiale, abbiamo chiesto un commento al fisico delle particelle Michela Prest, Professore Associato di Fisica presso il Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell'Università degli Studi dell'Insubria. "Che dire: principi della termodinamica e LHC a parte, conosciamo solo il 4â„… dell'Universo.... forse i veri fantasmi non sono altro che i veli che dobbiamo ancora sollevare!".

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