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a cura di Tom's Hardware

Dante aveva sviluppatissimo il senso della logica e della coerenza, e quando le violava lo faceva con cognizione di causa. E quando si atteneva all'osservazione e al ragionamento, era capace di descrivere con verosimiglianza cose mai sperimentate, come la Terra vista dall'alto, o di anticipare il principio del moto relativo galileiano, quando, cavalcando il mostro volante Gerione, afferma che solo il vento che gli alitava sulla faccia gli faceva capire che era lui a muoversi. Talvolta sembra perfino avere l'intuizione di scoperte che ancora non erano state fatte, come in questo frammento preso dal nel Convivio:

"La galassia non è altro che una moltitudine di stelle fisse in quella parte tanto picciole che distinguer di quaggiù non le potemo; ma di loro apparisce quell'albore, il quale noi chiamiamo galassia".  

Dante mostra poi interesse per forme di vita "aliene", o di ambienti estremi, come il Cocito, simile al luglio antartico. Oppure la landa desolata colpita dalla pioggia di fiammelle, con in più una formidabile capacità di descriverle con pochi tratti di penna, ma in modo che rimangono impressi per sempre.

Insomma, è impossibile dire se la Divina Commedia si possa essere definire in qualche forma e misura un'opera di fantascienza, ma una cosa mi sento di affermare: che il Padre Dante aveva tutte le caratteristiche del buon scrittore di fantascienza, prima fra tutte la capacità di stupirsi:

Lo stupore è uno stordimento dell'animo per grandi e meravigliose cose vedere o udire o per alcuno modo sentire: che, in quanto paiono grandi, fanno reverente a sé quelli che le sente; in quanto paiono mirabili fanno voglioso di sapere di quelle.

Convivio, IV, XXV, 5

Impossibile, perché tutto sommato prima di rispondere a questa domanda dovremmo definire in modo assoluto cosa sia la fantascienza. Compito tutt'altro che facile, anzi sarebbe forse una missione impossibile. Ognuno di noi può senz'altro sforzarsi per definire una propria definizione del genere, e poi vedere se la Divina Commedia può rientrarci.

Alberto Costantini

315507 110520909059124 585113537 n[1]Classe 1953, Alberto è laureato in Lettere Antiche e fino al 2016 è stato insegnante nei licei. È autore di diversi saggi, soprattutto storici, e romanzi tra cui Terre accanto (Premio Urania 2002), Stella Cadente (Premio Urania 2005), Le astronavi di Cesare, L'undicesima persecuzione. Dalle numerose conferenze e dagli articoli di divulgazione, ha tratto dei mini-saggi, alcuni dei quali inerenti ai temi di Retrocult, come Dante e il Capitano Kirk, Quando la realtà inganna, Parlare di sé, parlando d'altro.

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Retrocult è la rubrica di Tom's Hardware dedicata alla Fantascienza e al Fantastico del passato. C'è un'opera precedente al 2010 che vorresti vedere in questa serie di articoli? Faccelo sapere nei commenti oppure scrivi a retrocult@tomshw.it.

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