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a cura di Alessandro Crea

Altroconsumo ha notificato oggi l'atto con cui si avvia formalmente l'iter giudiziale della class action contro Facebook. A sei mesi dallo scoppio dello scandalo dati Cambridge Analytica e con oltre 28mila aderenti, l'organizzazione contesta al social network la violazione della privacy e la mancata trasparenza delle informazioni al consumatore al momento della registrazione e chiede un risarcimento di oltre 285 euro per ciascun aderente, per ogni anno di registrazione Facebook.

L'associazione ha inviato anche una diffida al social network, chiedendo chiarimenti su una condotta che si reitera a danno dei consumatori, visto che recentemente c'è stato un nuovo data breach che ha visto coinvolti almeno 50 milioni di utenti.

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Altroconsumo dunque ha chiesto a Facebook di conoscere quanti sono gli utenti coinvolti in Italia e nell'Unione europea descrivere come intende rimediare alla violazione dei dati personali e riconoscere un risarcimento a tutte le vittime del data breach.

"È intollerabile che Facebook continui ad avere delle clamorose falle nel sistema di sicurezza della propria piattaforma, dimostrando in maniera sempre più evidente di non riuscire a proteggere i dati dei propri utenti", ha commentato Ivo Tarantino, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo. "La nostra organizzazione è impegnata sul fronte della protezione dei dati e della tutela dei diritti dei consumatori in rete. Oggi la nostra azione contro Facebook prende sempre più corpo, anche alla luce dell'ultimo data breach".

Altroconsumo parallelamente sta portando avanti anche un'azione analoga in collaborazione con le associazioni di consumatori di Belgio, Spagna e Portogallo partner di Euroconsumers. Intanto l'adesione alla class action depositata oggi continua. Chi vuole può iscriversi a questo indirizzo