Anonymous dichiara guerra a D. Trump: possiamo biasimarlo?

Il collettivo di Anonymous sta reclutando attivisti per scatenare un attacco al sito di Donald Trump il primo di aprile.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Donald Trump finisce, di nuovo, sotto le mire di Anonymous, il collettivo di hacker attivisti che combatte a modo suo le ingiustizie, ma stavolta sembra una cosa seria.

Di solito, Anonymous non si accanisce contro un bersaglio, per quanto duri possano essere i suoi attacchi, ma sembra che faranno un'eccezione per il candidato alla corsa presidenziale statunitense.

In un video diffuso all'inizio del mese, un portavoce ha dichiarato "guerra totale" a quello che è uno dei personaggi più discussi (e discutibili, aggiungo come nota personale) degli ultimi anni.2016 03 17 (1)

"Caro Donald Trump," – recita il portavoce – "ti teniamo d'occhio da molto tempo e quello che vediamo ci disturba profondamente".

Segue una rapida carrellata di alcune apparizioni in pubblico con dichiarazioni e atteggiamenti tipici del magnate americano, per lo più tesi a denigrare minoranze, sostenere tesi misogine o gigioneggiare in modo poco "professionale".

"La tua campagna di odio non ha lasciato di stucco solo gli USA, ma l'intero pianeta" – insiste più avanti il portavoce.

In effetti, Trump non è un personaggio discusso solo negli USA. Il comico britannico John Oliver gli ha dedicato una puntata del suo show Last Week Tonight, in cui evidenzia con il suo modo di fare dissacrante molte delle incongruenze del personaggio.

Trump
Le iniziative che si prendono gioco di Donald Trump non sono poche sul web.

"Questa è una chiamata per proteggere il nostro futuro, la nostra libertà e il nostro stile di vita" – dichiara il portavoce di Anonymous riferendosi al fatto che tutti gli attivisti che volessero dare una mano nell'attacco saranno i benvenuti.

A differenza degli attacchi passati, quando il suo sito è stato abbattuto più volte e alcuni suoi profili sono stati hackerati o cancellati, stavolta sembra che il piano di attacco sia più organico e destinato a durare nel tempo.

La tappa del primo di aprile è solo la prima di una serie, secondo quanto si legge seguendo commenti e informazioni reperibili in rete con l'hashtag #OpTrump, anche se ancora non si sa nulla di preciso sul seguito.

Intanto, sui social network, specialmente Twitter, i detrattori del magnate si sono scatenati e si assiste a un tifo da stadio per le azioni del collettivo.