Antitrust: irruzione negli uffici Apple di Parigi

Apple pare essere al centro di un'indagine per pratiche commerciali scorrette.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust francese la scorsa settimana ha fatto irruzione negli uffici Apple di Parigi e di diversi distributori per sequestrare documenti di ogni genere: si presume un abuso di posizione dominante. Al momento è ancora tutto piuttosto confuso e non è chiaro se sia stato costituito un vero e proprio cartello oppure vi siano stati dei condizionamenti nei confronti della distribuzione. In ogni caso la vicenda è strettamente legata alla denuncia di eBizcuss dello scorso anno.

Il più grande rivenditore Apple della Francia, appunto eBizcuss, sosteneva di essere sfavorito dalla casa madre nell'approvvigionamento e nella possibilità di applicare sconti speciali. In pratica gli Apple Store sarebbero nettamente avvantaggiati, e infatti non è un caso che i problemi siano iniziati con l'inaugurazione del primo nel lontano 2009.

Apple Louvre, maddai!

"Le proposte fatte dai commerciali aziendali Apple hanno prezzi più bassi di quelli a cui noi compriamo i dispositivi", spiegava l'AD François Prudent. Lo stesso vale per gli altri paesi. "Io non so quando esce l'iPad 3, lo leggo su Tom's Hardware", ci raccontò un rivenditore specializzato della provincia di Varese. E così in quei primi 30-60 giorni dall'uscita di un nuovo prodotto, l'Apple Store è in netto vantaggio. Nel frattempo eBizcuss è andata in liquidazione e i suoi 8 negozi specializzati in prodotti Apple hanno chiuso. Stessa cosa è successa recentemente alla catena olandese iCentre. Coincidenza?

Oggi le voci sull'indagine Antitrust si rincorrono. Si parla anche della possibilità che alcuni rivenditori possano aver approfittato di forti sconti in verità pensati per la clientela finale. Bisognerà attendere un primo comunicato ufficiale da parte dell'autorità. Al momento ogni informazione è frutto di indiscrezioni o "insider".

L'Antitrust parlerà solo quando muoverà accuse formali.