Apple e Google tollerano i pirati, ma solo in certi paesi

Gli operatori di cinema e musica ucraini accusano Apple e Google di usare due pesi e due misure quando si tratta di pirateria.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple e Google favoriscono la pirateria, basta che non sia quella di casa loro. Sì perché se a chiedere attenzione sono le grandi major di Hollywood allora queste aziende rispondono battendo i tacchi, ma se a chiedere aiuto sono detentori di diritti un po' meno "muscolosi" allora su iPhone e Android c'è spazio per musica e film pirata.

O almeno questo è quanto affermano alcuni produttori ucraini con l'iniziativa "Clear Sky". Vuole essere una sorta di risposta all'inserimento dell'Ucraina tra i paesi peggiori per quando riguarda la pirateria. L'idea di base è che anche i grandi colossi statunitensi sono responsabili se le persone scelgono film e musica pirata, proprio perché non fanno abbastanza per imperdire che accada.

I produttori avrebbero infatti chiesto tanto ad Apple quanto a Google di rimuovere alcune applicazioni ottenendo però solo un rifiuto. Eppure basta scaricare LazyEXua, EX.ua Cinema, Music.ex.ua, EX Plus, o Kartina TV per godersi film e musica senza tirare fuori un euro.

"Abbiamo ricevuto una risposta automatica secondo la quale solo i detentori dei diritti, non i servizi (di distribuzione, NdR) possono rivolgersi a loro", ha dichiarato a Torrent Freak Katerina Diachenko di Divan TV. In altre parole, se qualcuno rende accessibili i contenuti di Fox solo quest'ultima se ne può lamentare, ma non – per esempio – Sky Italia. Eppure il distributore in un singolo paese diventa titolare dei diritti, e quindi la situazione sembra se non altro insolita.

Alcune applicazioni comunque sono state rimosse, segno che forse l'iniziativa Clear Sky ha avuto un successo almeno marginale. Music.ex.ua tuttavia è ancora disponibile anche sull'App Store italiano mentre scriviamo, e una volta installata dà accesso a moltissima musica in streaming.

Pavel Mykolyuk dell'ucraina Vindex ha definito la situazione "inaccettabile", ed è convinto che gli ucraini siano semplicemente presi meno sul serio che i detentori di diritti in altri paesi.  "Qui in Ucraina ci dipingono come dei pirati incalliti, e anche se riconosciamo il problema e cerchiamo di risolverlo nel nostro paese, dobbiamo lottare contro le scarse vedute di Apple e Google", continua Mykolyuk.

A quanto pare quindi le aziende in questione si sforzano di combattere la pirateria solo quando si tratta di soddisfare le richieste di colossi altrettanto grandi come le major hollywoodiane, ma se a chiederlo sono società relativamente piccole, allora la pirateria è accettabile. Due pesi e due misure: credete che Apple e Google siano davvero colpevoli di questa discriminazione?