Ascensore spaziale e teletrasporto: Google getta la spugna

Nei laboratori segreti di Google X gli scienziati hanno provato a realizzare l'ascensore spaziale e il teletrasporto, ma per il momento li hanno abbandonati.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'ascensore spaziale e il teletrasporto sono fra i progetti più importanti a cui hanno lavorato gli scienziati del laboratorio top secret Google X. Per ora li hanno dovuti accantonare, ma non è detto che in futuro non possano tornare a essere oggetti di studio.

Il retroscena è stato svelato da Jon Gertner di Fast Company, che ha avuto un incontro con alcune delle menti più brillanti di Google X, uno dei pochi laboratori al mondo in cui la fantascienza può diventare realtà, sempre che ci siano delle basi concrete a cui agganciarsi per i progetti.

Ascensore spaziale

"In generale ci sono tre criteri che devono essere soddisfatti dai progetti per diventare oggetto di studio in questa fabbrica dei desideri. Devono risolvere un problema che colpisce milioni - o, meglio ancora, miliardi - di persone. Devono prevedere una soluzione radicale che ha almeno un componente preso in prestito dalla fantascienza. E tutti devono chiamare in causa tecnologie realizzabili" spiega Rich De Vaul, a capo dei gruppi di sviluppo Google [x] Rapid Evaluation Team e Design Kitchen.

Uno di quelli che rispondevano a tutti e tre i criteri era appunto l'ascensore spaziale, un progetto - spiega De Vaul - che sembrerebbe uscito da sci-fi, ma che potrebbe ridurre i costi dei viaggi nello spazio a una frazione della spesa attuale. Certo, se si potesse realizzare "sarebbe un massiccio investimento di capitale" ammette DeVaul, ma una volta fatto permetterebbe di "andare dalla Terra in orbita e viceversa con costi operativi incredibilmente bassi".

In pratica l'idea che è stata valutata era quella di tirare un cavo collegato a un satellite fisso nello Spazio, a decine di migliaia di chilometri sopra la Terra, sul quale far scorrere una o più cabine capaci di trasportare passeggeri e materiali.

Teletrasporto

Il problema su cui si sono arenati gli scienziati riguardano i materiali. Il cavo spaziale dovrebbe essere eccezionalmente forte, "almeno un centinaio di volte più resistente dell'acciaio migliore che abbiamo", affermano i tecnici di Google, che però avevano già trovato una soluzione: i nanotubi di carbonio. Peccato che finora nessuno abbia mai prodotto un filamento di nanotubi di carbonio così lungo. In attesa che questo avvenga gli ascensori spaziali "sono stati messi in standby", anche se gli scienziati continueranno a tenere d'occhio eventuali progressi nel campo dei nanotubi di carbonio.

L'altro sogno fantascientifico a cui Google X ha cercato di dare vita è il teletrasporto, proprio come quello di Star Trek. Il problema è che dopo qualche studio si è appurato che questo concetto viola diverse leggi della fisica.

Hoverboard

L'ultima pessima notizia è quella che colpirà in particolar modo gli appassionati di Ritorno al futuro: nonostante la levitazione magnetica esista nella realtà e ne facciano uso per esempio diversi tipo di treni, non è possibile realizzare un hoverboard, anche qui perché ci sono leggi della fisica che la fantascienza può permettersi di ignorare ma noi comuni mortali no.

Sappiamo quindi alcuni dei progetti che sono stati "mollati", sarebbe bello sapere cosa bolle in pentola perché se questo è l'ordine di idee a cui lavorano gli scienziati di Google dobbiamo aspettarcene delle belle.