ASSINTELdigitale: facciamo cose, vediamo gente

Ieri è stata inaugurata ASSINTELdigitale, la nuova associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio. Dicono che saranno una casa in 3D, in cui ogni D è costruita con scopi specifici a partire dai bisogni delle aziende che la abitano.

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a cura di Dario D'Elia

Ieri ha aperto ufficialmente i battenti ASSINTELdigitale: la nuova associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio. La partenza è stata senza dubbio col botto, almeno sotto il profilo della comunicazione. "Resa possibile dalla recentissima entrata in vigore del nuovo statuto, rimodellato per adeguare la struttura dell'associazione alle rapide evoluzioni del mercato, ASSINTELdigitale sarà una casa in 3D, in cui ogni D è costruita con scopi specifici a partire dai bisogni delle aziende che la abitano", si legge nel poetico documento.

Ecce ASSINTELDigitale!

"D per Definire: standard, criteri chiari dell'offerta, requisiti minimi professionali, certificazioni, capitolati di fornitura, contrattualistica […] D per Diffondere una cultura consapevole della comunicazione digitale, dell'utilizzo avanzato del web, del social marketing e della tecnologia a loro supporto […] E infine D per Disegnare i trend e le prospettive del futuro prossimo, perché il Made in Italy tecnologico, ricco di eccellenze purtroppo disperse, possa costruirsi il giusto spazio di protagonismo, così come già avviene nei settori più tradizionali". 

E meno male che il Presidente Assintel Giorgio Rapari sostiene che "nel concreto i primi progetti sono ben delineati e vedranno la luce già in autunno", perché tutta questa architettura 3D farebbe venire le vertigini persino a Renzo Piano.

Già, perché in verità si parla di "una community di confronto interno e di networking", "gruppo di studio sulla contrattualistica", "la partecipazione a iniziative di acculturazione", etc. 

"L'invito che rivolgo a tutte le aziende del settore è quello di essere curiose , di conoscerci, e di entrare a far parte del gruppo: perché – ora è proprio il caso di dirlo – l'unione digitale fa la forza!", conclude Rapari.