AT&T pronta al colpaccio: Telecom Italia costa il giusto

AT&T potrebbe fare importanti acquisizioni in Europa a breve termine.

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a cura di Dario D'Elia

AT&T, il più grande operatore di telecomunicazioni statunitense, potrebbe essere intenzionata ad acquisire una telco europea, forse italiana, magari Telecom Italia. Vi sono almeno due coincidenze che lo lasciano supporre. La prima è che da tempo gli analisti di mercato sostengono che l'espansione statunitense in Europa è inevitabile. Secondo l'ultimo studio di Robin Bienenstock, guru IT del settore telefonico che lavora per Sanford Bernstein, le telco americane a breve saranno costrette a varcare l'oceano.

Il mercato statunitense è consolidato e l'Antitrust di fatto non consente ai grandi operatori adeguati margini di manovra per il business. Inoltre, come se non bastasse, la qualità dei servizi percepita dagli utenti è nettamente inferiore rispetto ai nostri standard. Motivo per cui i piccoli operatori emergenti sono destinati a erodere clientela. Nei prossimi due anni quindi ci si attende una dura battaglia sui prezzi con conseguente riduzione dei margini di ricavo, e per i grandi anche una riduzione di share.

Inevitabile quindi individuare nuovi mercati. E l'Europa è più che appetibile poiché le aziende telefoniche sono indebitate e in difficoltà. Insomma, è il momento perfetto per fare acquisti a prezzi di saldo - anche se il cambio in dollari potrebbe essere sfavorevole.

La seconda coincidenza è caldissima. Proprio in questi giorni due alti dirigenti AT&T sembrano aver avviato una serie di incontri tra Milano e Roma. Chiacchierate esplorative con giornalisti, analisti e forse qualche dirigente. Certamente non è una vacanza...

"Tra tutte le società che seguiamo Telecom Italia è la più economica e ha un asset bellissimo e molto apprezzato come Tim Brasil", ha spiegato Robin Bienenstock a La Repubblica. "Ma finché non sono chiare le condizioni e i termini del processo di scorporo della rete, o il gruppo manterrà la maggioranza di questa infrastruttura, nessun operatore potrà fare un'offerta per Telecom".

AT&T in Europa ma non per vacanza

Proprio giovedì vi sarà il Consiglio dell'Autorità per le Comunicazioni dove verranno decise le nuove tariffe di unbundling: una delle tante caselle per definire i rapporti tra AGCOM e Telecom Italia.

Il Garante è chiamato a ridurre le attuali tariffe di noleggio (del rame) applicate agli operatori concorrenti. L'ex monopolista invece vorrebbe che questa definizione fosse rimandata all'autunno, quando sarà disponibile il nuovo regolamento UE sulle telecomunicazioni. Il Commissario Neelie Kroes ha già anticipato che sulle tariffe le Authority dovranno compiere un passo indietro, per lasciare agli incumbent maggiori margini di manovra.

Oltre a questo il presidente Bernabé si aspetta una sorta di deregulation, considerato il progetto di scorporo della rete. Insomma, l'AGCOM dovrebbe lasciar perdere almeno per il momento le tariffe e siglare un patto con Telecom. L'azienda concede la "parità di trattamento" ai concorrenti e il Garante lascia che il mercato faccia il resto. Ovviamente Fastweb, Vodafone, Wind e tutti gli altri si augurano più garanzie e iniziative che possano favorire la libera competizione.

Fermo restando che questo empasse rischia di fare il gioco delle telco straniere con il portafoglio pieno.