AT&T vuole fare shopping in Europa: grandi telco nel mirino

Il colosso statunitense AT&T, secondo il Wall Street Journal, starebbe vagliando più opzioni per sbarcare in Europa. Si parla dell'acquisizione di un grande operatore, forse olandese o inglese.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

AT&T, il più grande operatore di telefonia residenziale e mobile statunitense, sta pensando di sbarcare in Europa. L'idea è quella di procedere con l'acquisizione di una grande telco oppure siglare una solida partnership. In ogni caso secondo le fonti vicine al Wall Street Journal l'operazione dovrebbe completarsi entro la fine dell'anno.

I rischi sono molteplici ma il ritorno economico potrebbe essere superiore rispetto a quanto realizzabile negli Stati Uniti, dove il mercato è un po' cristallizzato - la stessa AT&T ha circa 21,2 milioni di linee residenziali contro Verizon che ne ha sole 12,6 milioni. Certo i regolamenti sul Vecchio Continente sono diversi, così come il livello di competizione, ma la verità è che ci sono ottime potenziali prede sui mercati inglese, tedesco e olandese.

Missione esplorativa in Europa

Il desiderio di espansione comunque cova da anni negli uffici del quartier generale di Sant Antonio. Nel 2011 l'AD Randall Stephenson si era messo in testa di acquistare T-Mobile USA per 39 miliardi di dollari. L'Antitrust però ha detto no. Nel frattempo è arrivata dal Giappone Softbank Corp. che entro dicembre dovrebbe completare l'acquisizione di Sprint Nextel, il terzo operatore mobile statunitense. Insomma qualcosa si muove ma AT&T non può compiere un passo in casa senza svegliare i cani da guardia del mercato.

Ecco quindi lo sguardo di AT&T su Royal KPN (Olanda) e Everything Everywhere (Regno Unito). La prima opera in Olanda, Belgio, Germania, Francia e Spagna. Da rilevare poi che è detenuta per il 28% da América Móvil, la compagnia di Carlos Slim. La seconda invece è uno dei grandi operatori mobili e ISP inglesi, nato nel 2010 dalla fusione di T-Mobile (Deutsche Telekom) e Orange (France Télécom).

"Vi daremo un'attenta occhiata", aveva dichiarato l'AD Stephenson a giugno facendo riferimento al mercato europeo. "Per ora però non è una mia priorità chiave individuare opzioni fuori dagli Stati Uniti". Qualche giorno fa invece sulla possibile acquisizione per favorire la crescita la risposta è stata lapidaria. "Penso che ormai sia inevitabile".

I timori delle telco europee sono stati confermati: potrebbe iniziare una stagione di conquista straniera.