Attento a quello che fai sui social, ti possono licenziare

Non è una novità, ma fate sempre attenzione a cosa fate in orario lavorativo; potrebbe costarvi caro.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Comunicazioni digitali al centro dell'attenzione aziendale; nel vasto scenario delle dinamiche lavorative, i "mi piace", i messaggi, le emoticon e i post sui social media stanno diventando elementi di cruciale importanza, spingendo la giurisprudenza a delineare i confini della privacy nell'ambito professionale.

In linea di massima, i messaggi scambiati in chat private sono tutelati dal segreto della corrispondenza e, quindi, solitamente non possono costituire una base per azioni disciplinari, salvo specifiche eccezioni. Tuttavia, la situazione cambia quando si tratta dei post pubblici su reti sociali, i quali, grazie alla loro natura di maggiore diffusione, possono addirittura determinare il licenziamento.

Un caso emblematico si è verificato a Catanzaro, dove un'operatrice della mensa scolastica ha criticato su Facebook la qualità del cibo servito, mettendo in dubbio l'integrità dei consiglieri comunali responsabili dell'ispezione. Il datore di lavoro, a questo proposito, ha il diritto di monitorare i profili social dei dipendenti e di intraprendere azioni disciplinari in caso di post offensivi o scritti durante l'orario di lavoro, poiché tali contenuti sono accessibili al pubblico e potenzialmente dannosi per l'immagine aziendale.

Un altro esempio è rappresentato dalla dipendente che, indossando la divisa aziendale, ha condiviso un video su TikTok lamentandosi della lunghezza della settimana lavorativa con tanto di emoticon poco lusinghiere. Questo comportamento è stato giudicato motivo sufficiente per un licenziamento.

Un'analoga decisione è stata adottata a Genova, dove un giudice ha considerato legittimo il licenziamento di un dipendente per commenti denigratori diffusi in una chat. In questo caso, tuttavia, il gruppo di discussione comprendeva numerosi partecipanti, tra cui fornitori e rappresentanti di aziende concorrenti.