Beauty contest frequenze TV definitivamente azzerato

Il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha confermato che non vi sarà beauty contest: le frequenze TV saranno assegnate a titolo oneroso. Si parla comunque di pacchetti di frequenze con durate verosimilmente diverse. Mediobanca stima un ricavo di circa 1,2 miliardi di euro.

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a cura di Dario D'Elia

Il Ministro dello Sviluppo economico ha confermato ufficialmente che il beauty contest per l'assegnazione delle nuove frequenze TV per il digitale terrestre "verrà azzerato". Secondo il quotidiano La Repubblica il Ministro Corrado Passera avrebbe già individuato la soluzione al problema, nel rispetto delle linee guida stabilite dell'Unione Europea e il parere del Garante delle Comunicazioni. "La prossima asta sarà fatta di pacchetti di frequenze con durate verosimilmente diverse", ha sottolineato.

A questo punto è probabile che tra 8 giorni, quando scadranno i tempi di valutazione, si assisterà a una deframmentazione dell'offerta. Probabile ad esempio che la banda dei 700 MHz, a cui fanno riferimento 2 o al massimo tre multiplex dei 6 totali, venga offerta a basso prezzo alle TV per non più di 3 anni.

Corrado Passera

Dopodiché ritornerà nelle mani dello Stato e nel rispetto delle decisioni del Wrc-12 vi sarà un'altra asta che consentirà anche agli operatori mobili di sfruttarne le potenzialità wireless broadband. In ogni caso nella banda dei 700 MHz permane il rischio di interferenze con le TV del Nord Africa

Ad oggi non è chiara quale possa essere la soluzione, se non affidarsi magari al nuovo standard DVB-T2, capace di moltiplicare la capacità trasmissiva dei broadcaster. Quanto al resto dei multiplex non dovrebbero esservi problemi poiché saranno assegnati per periodi di tempo più lunghi.

I prossimi ostacoli si chiamano Commissione Europea e Parlamento. Il commissario UE all'agenda digitale Neelie Kroes probabilmente approfitterà dell'Italian Digital Agenda Annual Forum di oggi per esprimere qualche indicazione di massima. Al centro della questione infatti la solita richiesta UE di favorire mercato, libera competizione e pluralismo. Sul fronte politico invece si pensa ai potenziali ricavi dell'asta (Mediobanca stima circa 1,2 miliardi di euro) ed effetti collaterali sull'attuale mercato televisivo.

Europa 7, l'unico network TV che attualmente trasmette in standard DVB-T2, comunque pare aver già bollato negativamente la proposta di Passera. L'editore Francesco Di Stefano è dell'idea che questa operazione non possa favorire i nuovi entranti ma solo i vecchi. Per questo motivo ha deciso di richiedere al commissario europeo alla Concorrenza Joacquin Almunia di intervenire prontamente e annullare l'eventuale procedura.