BitTorrent Live vuole uccidere la TV tradizionale. Il creatore di BitTorrent, Bram Cohen, è seriamente convinto che il suo nuovo servizio di streaming video basato su file-sharing spazzerà via la vecchia televisione grazie a qualità , bassa latenza e gratuità - o comunque costi risibili per gli editori.
"Il mio obiettivo è uccidere la televisione", ha dichiarato Cohen durante l'SF MusicTech Summit. "L'infrastruttura fisica televisiva è inevitabilmente destinata a scomparire, ma la TV come modello di consumo dei contenuti è qui per restare". Insomma la gente ama i film, i telefilm, gli show e gli sport disponibili sullo schermo, ma desidera accedervi via Internet.
BitTorrent Live
Il problema come sempre però è quello delle prestazioni delle connessioni broadband, dove disponibili. BitTorrent Live gioca la carta delle potenzialità P2P: condivisione delle risorse per ottenere una prestazione adeguata per tutti. Secondo Cohen il protocollo oggi può scaricare il 99% dei dati agli utenti e richiedere solo 5 secondi di ritardo anche in presenza di milioni di telespettatori.
E così si pensa non solo alla futura copertura di eventi come il Super Bowl ma anche accordi con le reti di canali in streaming come Ustream e Livestream. Il tutto però con uno spirito diverso rispetto al mercato tradizionale: chi vorrà usare BitTorrent Live senza scopo di lucro potrà approfittarne gratuitamente. I broadcaster tradizionali invece saranno costretti a un pagamento, ma in ogni caso minimo e non certo milionario.
BitTorrent Live appare in questi giorni ancora più interessante se si considera quanto avvenuto in Corea del Sud - uno dei paesi all'avanguardia nelle TLC. In pratica Korea Telecom ha iniziato a limitare il traffico web generato tramite le nuove Smart TV di Samsung.
Il motivo è semplice: le due società non hanno ancora trovato un accordo economico. La questione purtroppo è drammatica e rilancia il tema del traffic shaping e dell'insoddisfazione dei provider. Com'è risaputo, non vogliono più essere trattati come semplici tubature, ma condizionare le offerte multi-piattaforma e magari ottenere una parte degli introiti generati dai contenuti veicolati. Le scuse sono quelle di sempre: gli investimenti sulla rete, la manutenzione, i costi operativi, etc.
Un tempo si parlava di neutralità della Rete. Ecco, un tempo. Meno male che esiste un mercato dell'innovazione alternativo che realizza piattaforme come BitTorrent Live.